La caduta e lo schianto
San Benedetto del Tronto | Bilancio senza via duscita. Gaspari: Non riusciamo a trovare una soluzione per far quadrare i conti.
di Martina Oddi

Giovanni Gaspari
"Il problema della caduta è lo schianto finale". Come in un film, la prospettiva per il bilancio del comune è quella dell'impatto devastante. La reintroduzione dell'ICI sulla prima casa raddoppierà l'imposta portandola da 10.650.000 a 21.300.000 € grazie alla rivalutazione degli immobili, ma nelle casse comunali entreranno 3.444.000 € in meno.
Il calcolo è semplice: se l'esenzione dal pagamento per la prima abitazione si assesterà sulle 300 € - o come anticipano dei quotidiani, sulle 400 € - e tutto l'imponibile si coagulerà sulla seconda casa e sugli sfitti al 9 per 1000, pur raddoppiando le entrate - a causa dell'annullamento della differenza tra sfitti e seconda casa ( ad oggi ferma al 7,6 x 1000) - nelle casse comunali il deficit sarà incolmabile. "Abbiamo fatto i salti mortali per coprire il buco di 2.400.000 € provocato nel 2007 dall'abbattimento dell'ICI sulla prima casa voluto dal governo Berlusconi, che ne fece una cavallo di battaglia della campagna elettorale" spiega Gaspari "ora non sappiamo proprio dove troveremo i soldi che mancano".
Il problema accomuna tutte le città rivierasche, dove sono numerose le case sfitte che si popolano di turisti solo nei mesi delle vacanze, ma "San Benedetto segna la sua differenza grazie ad un'amministrazione virtuosa e oculata, che prevede uscite di gestione contenute sotto il 30% del bilancio" sottolinea il primo cittadino. Puntando il dito anche sulla eliminazione delle agevolazioni previste fino ad oggi per il comodato: "la nostra città è piena di risparmiatori che hanno tirato su case un piano alla volta, per lasciare un posto ai propri figli che potevano usufruire della casa dei genitori senza pagare l'imposta sulla prima casa. Ora lo scenario è stravolto e i risparmi di una vita vanno in fumo".
Si prevedono tagli ai servizi? Sicuramente non basteranno i 450.000 € risparmiati con la TARSU, e anche se il risultato della raccolta dei rifiuti al 47% riempie di orgoglio e fa ben sperare per il raggiungimento del 65% previsto per il 2012, bisognerà inventarsi qualcosa. Ottimizzare i costi nel trasporto pubblico, riducendo insieme alla START le corse poco frequentate, sarà di certo una delle vie da percorrere per evitare la traiettoria dello schianto.
Con l'accortezza di non penalizzare ulteriormente la mobilità dolce, vessata dalla politica ultimativa di Trenitalia che "ci ha tagliato fuori dal suo circuito di interesse, penalizzando tutto l'Adriatico e concentrando tutto il business sul Tirreno" lamenta il Sindaco. Ma il problema principale rimane quello degli investimenti: dove trovare i fondi? Come riavviare l'occupazione? Come esorcizzare lo spettro della recessione?
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14/12/2011
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