"L'organizzazione logistica, staccata dalla sede centrale di Ascoli Piceno, costringe il personale ad assumersi tutte le responsabilità e a garantire il servizio a prescindere dall'organico presente, che ha visto ridursi negli ultimi anni di diverse unità.
I dipendenti, di cui alcuni part-time, sono organizzati in due sezioni, quella civile e quella penale e sono sottoposti ad un ritmo di lavoro di tutto rispetto.

Infatti negli affari penali, la media degli ultimi tre anni, registra una attività annua cospicua, con circa 500 procedimenti monocratici esauriti, 140 udienze dibattimentali, 70 udienze camerali; 90 provvedimenti del giudice esecuzione; 260 appelli proposti, 320 mandati emessi e 210 pratiche inviate alla società Equitalia per il recupero delle pene pecuniarie; mentre negli affari civili si registra circa 1.300 affari contenziosi esauriti, 420 affari civili non contenziosi e altre prestazioni di poca entità.

La Fp Cgil, nel lanciare l'allarme e mettere in guardia l'opinione pubblica, non accetterà che si riduca drasticamente i servizi della giustizia in questo territorio, fino a chiudere la sezione di San Benedetto del Tronto. Auspichiamo che questo importante servizio, che i cittadini considerano lontano dalle proprie esigenze, ma che viene apprezzato dagli stessi nel momento del bisogno, venga preservato e difeso dalle istituzioni locali".