Domani sera alle 21.00 presso l'Auditorium, Indomito Latini incontrerà i sanbenedettesi per presentare la sua fatica letteraria ‘Il destino di chiamarsi Indomito', edito dalla Fondazione FruitAdv di Pagliare.

Il testo, che nasce con un cd di 2000 scatti, sarà introdotto da Mimmo Minuto, che coordinerà gli interventi illustri di Paolo Perazzoli, Emidio Mandozzi, Renato Novelli, Maria Grazia Ortore, Antonella Roncarolo e del fedele amico Pietro Paolo Menzietti. Dopo aver viaggiato a lungo in mare e aver lavorato in ospedale come capo tecnico radiologo, ‘mi ritrovavo con il naso schiacciato alla finestra a guardare in mondo e a pensare che la vita non poteva esaurirsi lì', racconta l'autore, che spiega così la scelta di lavorare nella cooperazione internazionale e nelle missioni più rischiose intorno al mondo.

Quello che ha ispirato la sua instancabile ricerca è stata la curiosità di ‘conoscere e farmi conoscere', nella convinzione che tutti gli uomini, al di là delle differenze, appartengono ad un'unica razza. Lo slancio per andare sempre avanti alla scoperta delle meraviglie dell'Universo è stato il ‘sentirsi prigioniero in ogni luogo'. Un esempio per le giovani generazioni, una vita vissuta all'insegna di uno scopo, come ricorda Emidio Mandozzi.

Coraggio, passione, curiosità, avventura, solidarietà: queste le parole che l'Indomito si porta nel suo viaggiare.