Nel silenzio assordante di una cittadina dormiente oggi hanno avuto inizio le operazioni per la demolizione di un pezzo di storia, la nostra storia, quella sambenedettese verace, quella stessa di cui i nostri signori politici nostrani si riempiono la bocca in campagna elettorale, oggi si abbatte definitivamente un animale ferito: LA GENEVIEVE!

Non credo esista un solo mio concittadino che non la conosca o non conosca la sua storia. La Genevieve è l'ultimo moto-peschericcio sambenedettese rimasto dell'era della pesca oceanica prodotto in collaborazione con l'indotto della cantieristica navale locale.
Rimasta In esercizio fino al 2006 in Guinea Bissau, fu rilevata dalla Provincia di Ascoli Piceno e ormeggiata nel porto di San Benedetto del Tronto in attesa di essere smantella e dismessa.

Un progetto per il suo recupero fu addirittura presentato da due giovanissimi sambenedettesi del quale mi onoro potermi definire amica, l'Ing. Alessandro Palestini e il dott. Andrea Illuminati.
Il progetto era semplice e fattibile e prevedeva 4 semplicissimi step di realizzazione così come avvenuto per altri natanti, cito ad esempio per tutti il Il sommergibile E. Toti che è stato trasportato da Cremona fino al Museo della Scienza e della Tecnica nel Centro di Milano dove ora è una delle principali attrazioni del Museo.

1 Identificazione del luogo in cui ubicare definitivamente la Genevieve, possibilmente in aree limitrofe al Museo del Mare e in coerenza con i vincoli logisti
2 Stima dei costi per il trasporto della Genevieve dal luogo dell'ormeggio al sito identificato
3 Individuazione delle fonti di finanziamento per la realizzazione del progetto
4 Redazione di un Piano di progetto, esecuzione delle attività e monitoraggio.

Non si poteva fare per la nostra ammiraglia? La Genevieve non è solo un pezzo di storia e tradizione della marineria sambenedettese ma poteva rappresentare anche un'importante attrazione turistica del Museo del Mare.

Ma No!!!, la Provincia ha preferito spendere per acquistarla nel 2007 ed elargire oltre 20 mila euro per la sua demolizione, tanto infatti costerà il suo annientamento.
In questa mattinata soleggiata ma molto fredda ho sentito il bisogno e il dovere di correre là, al Porto...a vederla per l'ultima volta, e a cavallo della mia bici rossa fiammante ho ritenuto darle l'ultimo saluto, mi aspettavo un gremito pubblico, quello dei grandi funerali o delle grandi occasioni, invece l'ho trovata triste e sola, ferita nell'orgoglio....in mano a due sconosciuti, poiché la ditta che si è aggiudicata l'appalto per la sua demolizione non è nemmeno "dei nostri".

Che debbo dire?...NEMO PROFETA IN PATRIA!!!