Quando il popolo è stanco, stufo di tante cose, dalla quotidiana, dalla disfatta economica, dalla politica e ancora di altro, ecco che c'è chi pensa di "regalare" una serata diversa ad un gruppo di amici e conoscenti.

Il nome è quello di Filippo Olivieri, che sta cercando di movimentare, attarverso la sua Villa Picena, i venerdi dei Piceni. E lo fa sia attraverso attrazioni musicali ma anche e, forse, soprattutto mettendo la buona cucina a disposizione dei presenti.

L'altra sera ha sfornato una serata d'altri tempi. Ha chiamato Giò di Tonno e gli ha consegnato il fine cena del suo Venerdi.
I presenti, che già avevano gustato quanto di buono la cucina aveva preparato, hanno atteso le 23 per tributare una ovazione al cantante.

Poche parole per presentarsi e poi canzoni melodiche, "imitazioni" dei grandi cantanti( e qui si è notato la sua bravura), pezzi del suo repertorio e qualche battuta che ci stava anche per riscaldare l'ambiente, che ha a lungo applaudito ogni sua performance.

Insomma la sua è stata un'ora piacevole che dovrebbe "aprire" ad altre esperienze del genere. Un ritorno agli anni in cui la musica si ascoltava e si gradiva senza aver bisogno di strumentazione che "scassano" le orecchie ma che non danno quel romanticismo che solo parole cantate sanno dare.

E se poi si gusta la cucina della casa la cosa non guasta.