"Io non sto zitta". Questo lo slogan che ha unito le candidate di Filippo Olivieri, riportato sia sulle magliette sia sullo striscione, nel corso della manifestazione contro il femminicidio annunciata pochi giorni fa.

All'iniziativa, nata come un presidio di fronte allo chalet Adriatico e proseguita poi con un piccolo corteo, hanno preso parte molte donne di Grottammare non candidate. "Ci troviamo di fronte - aveva detto pochi giorni fa Olivieri - ad una vera e propria emergenza sociale, alla quale è necessario porre rimedio chiedendo un intervento risolutivo e deciso a livello istituzionale. Dal 2012 si contano ormai 127 femminicidi, di cui 25 solo dall'inizio dell'anno".

"Dobbiamo essere noi donne per prime - ha dichiarato Lucia Mosca, promotrice dell'iniziativa ed esponente della Lista Rosa e Giovani Azzurri - a dire no alla violenza, a far capire che tutto ciò che sta accadendo non passerà sotto silenzio". "Ritengo sarebbe giusto chiedere - prosegue Morena Politi, candidata nella stessa lista - l' inasprimento della pena per chi macchia di questa tipologia di reati, e ritengo che da parte delle forze dell'ordine dovrebbe esserci una maggiore attenzione sul fenomeno".

"La violenza - aggiunge la dott.ssa Cinzia Assenti, capolista della Lista Rosa e Giovani Azzurri - nella sua forma più aggressiva è spesso proprio tra le mura domestiche, perciò è necessario istituire a mio avviso un organismo di vigilanza e controllo al di là di quelli ufficiali attraverso il quale la donna possa trovare assistenza materiale e psicologica. E' difficile per la donna succube del marito-padrone rivolgersi alle forze dell'ordine mettendo se stessa e la propria famiglia all'evidenza dei fatti. Da ciò si evince la necessità della formulazione di un' assistenza completamente anonima in grado di far sentire la donna protetta nella sua stessa integrità".

Secondo Catia Piergallini, lista Pdl, "bisogna fare in modo che le mamme educhino i propri figli al rispetto delle donne. Spesso le famiglie tacciono di fronte a manifestazioni di violenza da parte dei propri figli nei confronti delle compagne. Da qui la tragedia". "Assistiamo da troppo tempo - prosegue Michela Sforza, lista Pdl - al ripetersi degli stessi errori, sviste, lacune di natura giuridica. Vogliamo un lavoro simbiotico tra Istituzioni e centri anti-violenza. E' inoltre necessaria una formazione specifica delle forze dell'ordine, del personale socio-sanitario, del tribunale e delle Procure".

"La soluzione - conclude Linda Rivera, lista Pdl - non può essere l'indifferenza o l'accettazione dello stato delle cose". Le candidate hanno chiarito come questa iniziativa, guidata dal candidato sindaco Filippo Olivieri, non abbia costituito una strumentalizzazione del tema bensì una strumentazione della campagna elettorale per parlare finalmente del problema.