Al castello di Grottammare il “Rinoceronte” di Eugène Ionesco
Grottammare | Sabato 17 agosto ore 21.30, il Giardino del Castello Grottammare (in caso di maltempo, Teatro dell’Arancio) ospiterà la lettura scenica del “*Rinoceronte*” di Eugène Ionesco a cura di Pierfrancesco Giannangeli con Piergiorgio Cin. Ingresso gratuito.
Il pubblico itinerante
Nelle intenzioni originarie di Eugène Ionesco, "Il Rinoceronte" si proponeva
di descrivere il processo di nazificazione di un paese e, nello stesso
tempo, lo smarrimento di chi, allergico per natura al contagio, assisteva
alla metamorfosi mentale della collettività. L'autore attribuiva grandi
responsabilità a quegli intellettuali ideologi e semintellettuali alla moda
che, fra le due guerre mondiali, "inventarono" il nazismo, dandogli grande
diffusione. Essi erano veri rinoceronti. Più ancora che la massa, questa
gente aveva mentalità di massa. Non pensavano: recitavano slogan
"intellettuali". Il Rinoceronte è un'opera contro tutti gli isterismi
collettivi e le epidemie che si celano sotto il manto della ragione e delle
idee; contro il fanatismo che sfigura la gente e la disumanizza; contro la
"rinocerontite" che distrugge l'amicizia, l'amore, la morale umanistica e
le istituzioni democratiche, in una parola l'opposto della civilizzazione;
contro quegli "intellettuali ideologi" che, adottando lo spirito del
gregge, mettono la loro ragione smarrita al servizio delle loro pulsioni;
contro la tolleranza dell'intollerabile, che porta inevitabilmente alla
soppressione della libertà collettiva.
di descrivere il processo di nazificazione di un paese e, nello stesso
tempo, lo smarrimento di chi, allergico per natura al contagio, assisteva
alla metamorfosi mentale della collettività. L'autore attribuiva grandi
responsabilità a quegli intellettuali ideologi e semintellettuali alla moda
che, fra le due guerre mondiali, "inventarono" il nazismo, dandogli grande
diffusione. Essi erano veri rinoceronti. Più ancora che la massa, questa
gente aveva mentalità di massa. Non pensavano: recitavano slogan
"intellettuali". Il Rinoceronte è un'opera contro tutti gli isterismi
collettivi e le epidemie che si celano sotto il manto della ragione e delle
idee; contro il fanatismo che sfigura la gente e la disumanizza; contro la
"rinocerontite" che distrugge l'amicizia, l'amore, la morale umanistica e
le istituzioni democratiche, in una parola l'opposto della civilizzazione;
contro quegli "intellettuali ideologi" che, adottando lo spirito del
gregge, mettono la loro ragione smarrita al servizio delle loro pulsioni;
contro la tolleranza dell'intollerabile, che porta inevitabilmente alla
soppressione della libertà collettiva.
La lettura scenica del "Rinoceronte" di Eugène Ionesco è a cura di Pierfrancesco Giannangeli con Piergiorgio Cinì, Riccardo Massacci, Andrea Mondozzi, Roberta Sperantini. Gli effetti luciferini sono di Massimo Massacci.
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12/08/2013
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