UN DISCO AL GIORNO
San Benedetto del Tronto | CHRIS ECKMAN
di
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Harney Country
Chris Eckman è un eclettico cantante e pluristrumentista di Seattle che ha legato il suo nome al gruppo dei Walkabouts (impossibile da dimenticare la loro straordinaria versione inglese di "Disamistade" di Fabrizio De André) non tralasciando spazi di totale autonomia che gli hanno garantito un ottimo lavoro sia a fianco dell'amica e cofondatrice del gruppo, Carla Torgenson (Chris & Carla) che in totale solitudine come compositore di soundtrack per film maker sloveni (Maja Weiss, Martin Turk, Tomo Kriznar) e realizzatore di lavori solistici di grande pregio.
Dotato di un profondo e affascinante timbro vocale in un perfetto stile à la Leonard Cohen, Eckman è anche titolare, dal 1999, di quattro album. "Harney County" è il suo quinto lavoro che nasce dalla fascinazione di un territorio impoverito e simbolico come la Contea di Harney (oggi con appena 7000 abitanti), situata nel sud est dell'Oregon, stato sul Pacifico tra il distretto di Columbia e la California e descritta magistralmente in un volume (letto da Eckman venti anni fa) di William Kittredge, "Owning it all" del 1987, che ispirò anche Robert Redford nel film "In mezzo scorre il fiume".
Nelle suggestioni di una copertina le cui immagini di Katrina Whitney sono fortemente ispirate ai paesaggi e ai chiaroscuri di Ansel Adams, l'album si snocciola in otto brani densissimi e intensi che evocano lo stupore della natura arida e desertica simbolo di un mondo in libera decadenza, tra devastazione e desolazione. Aiutato dal bassista sloveno Ziga Golob il disco, nella concezione vagamente simile al "Nebraska" di Bruce Springsteen, è un viaggio interiore pieno di metafore, anticipato in qualche modo, dal precedente lavoro dei Walkabouts, "Travels in the dustland" di due anni fa.
Dalle dolorose immagini in still life della Whitney in "Nothing left to hate" alla interminabile ballata di 11 minuti, "Rock springs", cadenzata dalla tastiera del pianoforte, dalla percussione e da un leggero coro orante, tutto il disco possiede la magia e la tensione di un percorso cupo alle soglie del buio e sul filo di un baratro in agguato costante nel quale le speranze vestono abiti di fantasmi emaciati.
"Harney County" è costituito da un pugno di canzoni che possiedono la stessa intensa cadenza della "Democracy" di Leonard Cohen tra ombre che annunciano la notte e buchi in un muro di certezze come nella "Wasted land" di Eliotiana memoria. Tra Dylan e Cohen, Chris Eckman dimostra ancora una volta di possedere una scrittura matura e convincente, profonda e coinvolgente che fa di "Harney County" uno dei dischi più belli del 2013.
Voto 8,5/10
PS Chris Eckman in concerto il 21 marzo in Italia
Presso Club Il Giardino Lugagnano di Sona Verona
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27/12/2013
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