I soliti noti. I renziani raccolgono consensi a destra e a manca e tra adepti della prima ora e ultimi arrivati sul carro del vincitore, si preparano a cantare vittoria l'8 dicembre. L'assessore Fabio Urbinati presenta i candidati: Stefano Stracci capolista e Margherita Sorge che verranno eletti quasi sicuramente, insieme a Elena Franca, Nazzareno Franchelucci, Mauro Pebarini e Mery Marziali, che tra Fermo e Ascoli hanno pure buone probabilità. Perché i renziani puntano a eleggere almeno quattro nomi, e non si tirano indietro davanti a chi fa notare come il carro del sindaco di Firenze abbia finito per raccogliere tante facce della vecchia guardia.

"Una scelta obbligata, con il cuore starei con Civati, ma con la testa non posso che sostenere Renzi" spiega il sindaco Gaspari, che si fa di lato per fare spazio ai giovani capaci che possono e vogliono cambiare la politica. E se la rottamazione non dovesse avvenire e il cambiamento non fosse reale "noi veglieremo come sentinelle" sottolinea Urbinati in un appuntamento, quello di domenica in cui si esprimeranno le preferenze per il segretario e i membri dell'assemblea nazionale del PD, "determinante per il futuro del paese" .

La presunta distinzione tra Renziani della prima ora e fedeli dell'ultimo momento, secondo la Sorge non ha senso in quanto "quello che conta sono le idee e i fatti", perchè "l'Italia deve cambiare verso" e il partito deve riacquistare forza e autorevolezza anche attraverso le primarie. Al rottamatore che ha accolto tutti alla sua corte, viene unanimemente riconosciuta dai suoi la capacità di apertura e inclusione, oltre a un programma di governo fatto di scelte innovative messo già in piedi nella sua Firenze. E mentre tutti si aspettano che il partito venga scardinato, si procede lungo la strada della vittoria infoltendo il codazzo di fedeli al nuovo che avanza.