MARIA BETHANIA
Carta de amor ao vivo
"Non so come spiegarlo ma ci sono canzoni e momenti, in cui la mia voce diventa uno strumento che non riesco a controllare, se ne va verso l'infinto ed è un sentimento che mi porta all'unione con tutta la platea".
Sono versi di molti anni fa scritti da Milton Nascimento che Maria Bethania, come l'immensa Mercedes Sosa, hanno fatto propri. Ed è con queste parole che si apre la serata della sua ultima tournée che fa seguito a "Oasis de Bethania", il suo ultimo personalissimo disco le cui parole appartengono alla stessa vita di Bethania, dai primi giorni di Santo Amaro, amato luogo d'infanzia ai fasti di Salvador e Rio.
E' ormai un'abitudine per Bethania, una delle più grandi artiste viventi, far seguire, ad ogni disco di studio, la registrazione dal vivo dei suoi ultimi concerti, ripresa nel dvd dalla regia della fida Bia Lessa. Per i due tempi di "Carta de amor" ha scelto, dopo anni di collaborazione con Jaime Alem, la direzione musicale di Wagner Tiso, per anni braccio destro di Nascimento. Ogni concerto brasiliano della grande artista è un profondo viaggio nella poesia sotto la luce della luna. Riflessiva e intensa, la sorella di Caetano, offre al pubblico, con il cuore tra le mani, il suo mondo più privato, dalla sua casa ai suoi ricordi, dai libri e i versi che ha amato, in primis quelli di Pessoa e di De Andrade agli antichi canti processionali e i sortilegi che legano fortemente l'intera religiosità popolare di una moltitudine di gente forte e appassionata. Il suo salmodiare è un viaggio interiore verso la solitudine di un'oasi, lontana dalla gente, dalle case, dalla pioggia con momenti sublimi che cantano la vita legati alle canzoni di Chico César, Arnaldo Antunes, Milton Nascimento, Gonzaguinha, Adriana Calcanhotto, Dorival Caymmi, Roberto Carlos, Caetano Veloso, autori e amici che hanno fatto grande la canzone brasiliana. E lo fa con eccelsa maestria su palcoscenico nudo e senza scenografia. E con il suo corpo di musa Bethania immagina di scrivere lettere d'amore ("antiche e ridicole", come sottolinea ironicamente) che fanno "esplodere il cuore" di ogni persona del teatro estasiata da tanta bellezza. Dopo aver cantato il Brasile, Caetano, Jobim, Vinicius oggi Bethania canta se stessa in una giusta e perfetta autocelebrazione lontana da ogni compiacimento.
Incontrando Caetano Veloso gli parlai di sua sorella e della sua voce che dovrebbe essere protetta dall'Unesco. Mi guardò negli occhi con un sorriso pieno di dolcezza dicendomi "Com'è vero, com'è vero".
Voto 9/10