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San Benedetto del Tronto | JEAN-PIERRE COMO - Boléro

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JEAN-PIERRE COMO

Boléro

Compositore e pianista francese del gruppo di jazz rock, Sixun (12 album realizzati dal 1985), Jean-Pierre Como, dopo otto lavori come solista firma uno dei progetti più acclamati in Francia in questo momento.

"Avevo voglia -dice l'autore- di dirigere qualcosa di speciale, una sorta di tavolozza piena di colori diversi, di fare un bel viaggio fatto di festa e di romanticismo. Il punto di partenza però è quello delle relazioni umane frutto dell'incontro con altri musicista che portano dentro le proprie identità, le proprie culture e le proprie storie al riflesso di mood sudamericani che contemplassero il tango e il bolero". Ed è nato così l'incontro con due musicisti argentini come Javier Girotto (sassofonista originario di Cordoba e dopo 20 anni ormai naturalizzato italiano) e Minino Garay (batterista naturalizzato francese ma nato anch'egli a Cordoba). Con l'aggiunta dell'ottimo bassista Dario Deidda (autore di due composizioni), col quale Como aveva lavorato in passato, ecco nascere il progetto "Boléro", un bel viaggio nei ritmi, nella nostalgia (o meglio "gioia nostalgica" come la definisce in un ossimoro il suo autore) e nel calore latino nel quale ogni elemento della formazione si esprime al meglio.

I caldi colori latini passano anche dall'Italia con un bell' omaggio alla nostra canzone in una languida versione di "Guarda che luna" di Walter Malgoni e Bruno Pallesi (portata al successo da Fred Buscaglione) nella quale Como ospita l'amico chitarrista dei Sixun, Louis Winsberg ma le sfumature nostalgiche della milonga pervadono il disco sin dalla sua sublime apertura, "Sogni doro" cui fanno seguito lo splendido brano "Boléro", che dà il titolo all'intero lavoro e "Chorinho Amalfitano" per il dialogo tra il solista Girotto al sax soprano e il basso di Deidda, per chiudere nella sofisticata "Para Biagio" cadenzata dal ritmo di bolero di Garay. E' la sensualità del suono che permea tutta l'opera grazie al forte spirito di intesa collaborativa che i quattro musicisti riescono a far emergere dal loro incontro (proseguito nei molti concerti internazionali di questo periodo). Tra immaginazione e festa le undici composizioni di "Boléro" passano dai ritmi di "Nicole", "Enlacez-vous", "Jours de fete" per concludersi con "Como va" in un piccolo sogno del sud che passa dal Mediterraneo, dai Caraibi fino al Rio della Plata e che un critico francese ha definito come "ciliegina su una torta che ha la forma della Mappa della Tenerezza".

Voto 7/10

09/01/2014





        
  



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