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Consegnata a mano una lettera nella sede nazionale del PD di Roma da Nazzareno Trevisani

San Benedetto del Tronto | AL SEGRETARIO NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO MATTEO RENZI

di Nazzareno Trevisani

Nazzareno Trevisani

Vi segnalo che in occasione delle primarie per l'elezione del Segretario Regionale del PD delle Marche, il Vice Presidente dell'Assemblea Nazionale del PD Matteo Ricci (nonché Presidente della Provincia di Pesaro e, sembra, candidato sindaco di Pesaro) si è reso protagonista di un inqualificabile intervista rilasciata al quotidiano Corriere Adriatico il giorno 15 febbraio 2014 con la quale, di fatto, invitava, gli iscritti e i simpatizzanti del PD a disertare le primarie per la elezione del segretario regionale.

Inoltre, preso da impulso di onnipotenza, si lasciava andare ad affermazioni e considerazioni tendenti a delegittimare l'esito delle votazioni. Vi lascio immaginare il disorientamento dei nostri iscritti ed elettori e il dileggio dei cittadini ed avversari verso il nostro partito (allego copia dell'intervista). Lo stesso sport è stato praticato, sempre a mezzo, stampa dal Sindaco di Pesaro Ceriscioli che in data odierna ha anche sollecitato il commissariamento della segreteria regionale non riconoscendo evidentemente l'esito della consultazione.

Altri sindaci PD (uno per tutti Giovanni Gaspari di San Benedetto del Tronto) hanno manifestato a mezzo stampa l'intenzione di disertare le primarie mandando agli iscritti un messaggio, affatto cifrato, quasi l' andare ... al mare di craxiana memoria.
Segnalo per ultimo ma non meno grave l'effetto "singolare" degli inviti a disertare le primarie.

Ad Offida (patria dell'On. Agostini e Comune che si è sempre distinto per le elevate partecipazioni al voto) alle primarie si è presentato un solo votante (un eroe!), su una popolazione di circa 6.000 abitanti con oltre 500 iscritti e un PD con il 34% di voti alle elezioni politiche 2013! Alla faccia del voto segreto!

Ho l'impressione che,in genere, queste indebite pressioni esercitate in modo diretto ed indiretto nei confronti del "popolo del PD" (da dirigenti del nostro partito ed uomini delle istituzioni) siano percepite non come una libera espressione del pensiero ma volte ad esercitare una sorta di controllo e di pressione sugli iscritti e simpatizzanti del nostro partito quasi alla stregua di quella esercitata da certe organizzazioni del sud del Paese. Se l'esempio a disertare le urne viene dall'alto... povero PD!

Per quanto sopra chiedo all'organo di garanzia del PD quali provvedimenti intende adottare nei confronti di quanti,a mio avviso, hanno pubblicamente contravvenuto al Codice Etico del PD (art.4) e dileggiato le decisioni assunte dall'organismo di garanzia sulla vicenda delle candidature per il segretario della regione Marche.
Resto in attesa di una risposta scritta da ciascuno degli organismi in indirizzo a seconda della loro competenza politica e statutaria.

Distinti saluti.

19/02/2014





        
  



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