Dai tempi di Amiche di salvataggio abbiamo avuto modo di conoscere questa scrittrice che ama (senza vergognarsi di farlo) profondamente le protagoniste dei suoi libri, eterne ragazze coraggiose e solidali. Ma qui l'autrice astigiana ingrana una marcia in più anche nello stile, in un linguaggio capace di esprimere un acuto pensiero sui rapporti tra maschi e femmine, in un filosofeggiare garbato sui fraintendimenti dell'amore.

Alice è una mamma single, proveniente da una famiglia problematica, e si è sempre affidata alla vulcanica Camilla, donna di successo apparentemente sicura di sé. Ma Camilla a un certo punto sparirà, delusa dalla vita e forse da un uomo. Toccherà ad Alice, che si trova in mano una strana eredità materiale (la casa donata al figlio) e spirituale (una serie di lezioni d'amore), ripercorrere il passato sentimentale della sua amica, incontrare i suoi ex, scoprire che cosa le è successo. Per ritracciare dentro se stessa una forza che non immaginava d'avere.

Un romanzo mai banale, che in alcune pagine rivela un lato umoristico sorprendente. Esilarante il ritratto di Ludovico Elias, lo psicologo alla moda che nei salotti televisivi se la tira da guru del pensiero positivo e di notte, depresso e provato da un' insonnia terribile, scrive un trattato contro lo zen. Diverte la provocazione del capitolo intitolato "Il sesso è sopravvalutato", dove si infonde il sospetto che in fondo le attività sotto le lenzuola siano spesse noiose.

Un romanzo che il conformismo imperante potrebbe etichettare nel genere rosa, mentre semmai si colloca nello scaffale shocking delle sfide e delle sperimentazioni intelligenti. Alessandra Appiano ribalta cliché scontati come quello della cinquantenne che ringiovanisce con un baby fidanzato. E quando descrive con maestria certe atmosfere televisive ritroviamo l'umorista di razza che esordì con La vita e mia e me la rovino io.