Il mago Pharrell Williams
San Benedetto del Tronto | Pharrell Williams "Girl"
di
Pharrell Williams
"Girl"
Per la notte degli Oscar Pharrell Williams ha la vittoria in tasca col suo giocattolino sonoro che si chiama "Happy", candidato per la canzone dell'anno cinematografico per "Cattivissimo me 2". E la sua celebrazione discografica ("Girl" è l'album di conferma dopo l'esordio solistico di "In my mind", del 2006) anticipa di qualche giorno la Festa della Donna rendendo omaggio all'universo femminile.
Volgendo lo sguardo all'indietro nella storia musicale di Williams, considerato la grande star della Black Music del nuovo millennio, scoperto e lanciato da Teddy Riley, l'inventore del cosiddetto New Jack Swing, ci sono band che hanno lasciato il segno come Neptunes e N.E.R.D. ma c'è soprattutto un lungo e davvero straordinario elenco di superstar mondiali che hanno lavorato con i suoni creati dal suo geniale talento di Arsenio Lupin dell'industria musicale americana. In un carniere contenente oltre 100 milioni venduti si fa presto a gridare al miracolo artistico e diventa una voce stonata un qualsiasi parere contrario al flusso tendenziale di massa. Mettere insieme Daft Punk (i trionfatori dei Grammies 2013 ai quali Pharrell ha prestato la voce) e Beyoncé, Usher e Mika, Kanye West, Jay-Z e Madonna, Britney Spears e Shakira, Jennifer Lopez e Gwen Stefani, Strokes e Maroon 5, Robin Thicke e Destiny's Child, Jennifer Hudson e Mika, Hans Zimmer e Miley Cyrus fa piuttosto paura soprattutto pensando a chi, come Pharrell Williams, dichiara di non aver influenze musicali.
Eppure ogni canzone di "Girl" è un déjà vu di un lungo passato. Si apre con l'omaggio alla quintessenza della bellezza, "Marilyn Monroe", ma per l'inchino si usano drum machine e archi orchestrali campionati, la quintessenza della finzione scenica. Si dirà che questi sono i tempi della tecnologia e questo vuole l'imperialismo dell'arte americana ma ascoltare "Brand new" (in duetto con Justin Timberlake) che suona come "Wanna be startin something" di Michael Jackson oppure "Hunter" e "Come get" (con Miley Cyrus) che fanno il verso al sabato sera dei Bee Gees o lo stesso tormentone "Happy" che rovescia Prince come un pedalino o "Gush" che nuota tra Chic e Steely Dan o "Guts of wind" che celebra i Daft Punk o la lunga "Lost queen" che rimescola tutte le carte con "Know who you are" (in duetto con Alicia Keys) con 50 anni di R'n'B, di soul e di funky fa venire davvero i brividi.
In questo lavoro tutto è davvero perfetto: ogni suono, ogni voce, ogni motivetto che invaderà tutti i network radiofonici mondiali fino a Natale. Invaderà anche me, povero scemo che pensa che la musica vera sia fatta della più totale diversità dei suoni creati "magicamente" da Pharrell Williams e abiti da tutt'altra parte. Tecnicamente "Girl" è un disco perfetto che merita dieci e lode. Artisticamente a me sembra una nullità.
Voto 5/10
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28/02/2014
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