Lo scultore Paolo Annibali, un artista che definirei di stampo internazionale, ha portato a termine un'altra incredibile opera. Si tratta della "Porta degli emigrati", realizzata in bronzo, con la collaborazione di Luca Farina, un giovane artista di Campli. L'inaugurazione ci sarà domani 2 marzo, alle 11.

Sarà presieduta dal cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti e dal vescovo di Teramo-Atri, monsignor Michele Seccia. Non mancheranno anche alcuni dirigenti del Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo.

La "Porta degli emigrati" misura metri 4 x 5 e ha un peso di 60 quintali. E' stata fusa in bronzo a "cera persa". La Porta, scintillante nel suo bronzo dorato finemente patinato, ricorderà per sempre il profondo legame tra San Gabriele e le migliaia di emigrati abruzzesi partiti per terre lontane in cerca di nuova vita, magari con il cuore spezzato, ma con la nostalgia attenuata dalla devozione al santo protettore, certi che anche lontano dalla patria li avrebbe aiutati. E la riconoscenza degli emigrati non è mai mancata.

Le loro offerte, infatti, raccolte durante le feste in suo onore hanno permesso la realizzazione della grande opera. Da dire, poi, che San Gabriele è universalmente conosciuto come santo dei giovani. Ogni anno,infatti, ai primi di marzo, decine di migliaia di studenti delle scuole superiori vanno al santuario per una giornata di spiritualità a "cento giorni dagli esami di stato".

A fine agosto, poi, moltissimi giovani provenienti anche dall'estero, si accampano per cinque giorni per la "tendopoli dei giovani"dando vita ad un meeting religioso di incontri, preghiera, testimonianze e momenti di festa. Questo il santo. Questa, invece, la testimonianza dell'artista sulla sua opera:"La ‘Porta degli Emigrati' cerca di fondere valori di una cultura prettamente devozionale con valori estetici della contemporaneità.

Il sentimento della devozione nasce dal bisogno di consolazione, dalla necessità e urgenza di compensare il senso di incompletezza, ma anche per ricevere un aiuto spirituale, e non solo, da parte del santo. Ho pensato così di ispirarmi alla forma di un comune ex voto, un cuore di metallo, più o meno prezioso, spesso presente in numerose copie in tutti i santuari. L'ho ingigantito portandolo ad una grandezza tale da fornire l'intero impaginato della porta, così da diventare un gigantesco ex-voto, dono al santo da parte della devozione popolare. Il perimetro del cuore è costituito da mazzi di gigli che, innalzandosi, formano le curve dello stesso. In alto, dirigendosi verso la statua del santo, si incurvano in prossimità dell'incontro con San Gabriele. Il santo domina tutta la composizione ed è innalzato in un momento di estasi: attorniato da due ali di giovani forma una croce umana diventando il simbolo dei Passionisti.

All'interno del cuore sono collocate in maniera sintetica storie di diversa natura in riferimento al mondo dell'emigrazione abruzzese, ad alcuni miracoli del santo e agli alpini. In alto si compone la celebre frase del santo tratta da una lettera al padre "La mia vita è una continua gioia, la contentezza che io provo è quasi indicibile...Non cambierei un quarto d'ora di questa vita". In basso risalta una scritta in latino che richiama il simbolo dei Passionisti e di San Gabriele".

Paolo Annibali è nato a San Benedetto del Tronto (AP) nel 1958 dove vive e lavora. Insegna presso il locale Liceo scientifico. Come scultore, oltre a numerosissime mostre personali e collettive, si dedica alla realizzazione di opere d'arte sacra e a destinazione pubblica in contesti architettonici e urbani. Eccone alcune:

- La Porta della Misericordia per la chiesa di San Filippo Neri a San Benedetto del Tronto, 1997.
- La Porta dello Spirito Santo per la chiesa di San Pio X a San Benedetto del Tronto, 1998.
- Le porte della chiesa Regina Pacis a Matelica, Macerata, 2001.
- Il mare, il ritorno, monumento ai caduti del mare nel porto di San Benedetto del Tronto, 2002.
- La Porta del Giubileo per la cattedrale di Jesi, 2002-2004.
- La Porta di San Giovanni Battista per la chiesa di San Giovanni Decollato a Fiesole, 2003.
- La Porta di San Giacomo maggiore per la chiesa di San Jacopo a Pratovecchio, Arezzo, 2004.
- Concorso per la porta della basilica di Santa Maria Maggiore di Roma, 2004.
- L'ambone per la cattedrale di Fiesole, 2007.
- La porta dell'Opera per il meridione d'Italia padre Giovanni Minozzi di Amatrice, Rieti, 2007.
- Tre disegni per il Nuovo lezionario, libreria editrice Vaticana, 2007-2008.
- Monumento a Giuseppe Ungaretti per il parco letterario "Il porto sepolto" Sagrado d'Isonzo, Gorizia, 2008-2009.
- Monumento "I Sognatori" per piazza Matteotti, San Benedetto del Tronto, 2009-2010.
- La Porta della Grazia per il santuario della Madonna della Grazia a Stia, Arezzo, 2010-2011

Ha anche partecipato a varie mostre. Una su tutte: la Biennale di Venezia. Insomma, Paolo Annibali è un grande artista, che stupisce sempre per l'originalità e per l'intensità delle sue opere.