L'aria di Levante
San Benedetto del Tronto | Levante "Manuale distruzione"
di
Levante
"Manuale distruzione"
Provate a mettere insieme quel suono tipico dei musicisti indipendenti oppure voci e autrici che possano ricollegarsi a Cristina Donà, Meg o Carmen Consoli. Beh tutto questo insieme produce il personaggio Levante, cantautrice torinese a tutti gli effetti (a iniziato a scrivere canzoni a 10 anni) nonostante nel suo sangue ci sia linfa di Sicilia, isola che le ha dato i natali e dove è vissuta fino a 14 anni. La regione di nascita sinceramente dice poco perché artisticamente Claudia Lagona, questo il suo vero nome, è vissuta nei club piemontesi e a Torino e al suo ambiente musicale deve tutto.
Avrebbe dovuto presentarsi a Sanremo con una sua bella canzone up-tempo come "Sbadiglio" ma la commissione di selezione l'ha scartata. L'eventuale opportunità festivaliera ho così procrastinato l'uscita del suo disco d'esordio, "Manuale distruzione" che fa seguito a una serie di singoli che sono stati accolti con molto piacere dal pubblico della rete e dal pubblico che l'ha conosciuta in apertura dei concerti di Max Gazzè. Come è tipico del pubblico di You Tube e di certa radiofonia, è sufficiente scegliere una canzone come "Alfonso" che canta "la vita di merda fatta di a e i o u y" per ottenere la più ampia visibilità attraverso ritornelli facili e parole o parolacce appetibili. Sarebbe riduttivo però relegare Levante nella schiera dei furbetti che possiedono la formula del successo garantito (bei brani come "Come quando fuori piove", "Farfalle" o "Senza zucchero" fanno subito cambiare idea). La sua scrittura è omogenea e coerente, spesso ironica e mai banale e riesce a fondere la facilità melodica del pop, tipica del 45 giri degli anni Sessanta, con la visceralità del rock moderno ("Duri come me") ed è supportata da una schiera di giovani musicisti guidati dalla produzione di un giovane di buone speranze come Alberto Bianco, altro nome da tenere d'occhio per il futuro. Un esempio classico è un brano come "Memo" (singolo molto ascoltato in rete) che ha tutti gli echi possibili e immaginabili della sua conterranea Carmen Consoli ma con una grande personalità da esibire.
A tratti la canzone di Levante assume toni che rimandano alla scrittura di un gran vecchio gruppo italiano come i La Cruz ("Le margherite sono salve") oppure alla grande schiera dei solitari e nuovi folk singer americani ("La scatola blu", "Non stai bene", "Cuori d'artificio") ma con un disco d'esordio come "Manuale distruzione", nonostante l'apparente -ma voluto- stile monocorde, Levante dimostra di avere grande stoffa artistica che non tarderà a dare ottimi frutti in futuro.
Voto 7/10
|
24/03/2014
Altri articoli di...
Cultura e Spettacolo
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
53 anni di Macerata Jazz (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)
San Benedetto
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji