Slow Wine 2015, la grande degustazione
San Benedetto del Tronto | Domenica 26 ottobre a Torino, durante il Salone del Gusto e Terra Madre, si è svolta la grande degustazione di Slow Wine, con le sue 1000 etichette
di Consorti Alessia
"1900 le cantine visitate, 23.000 vini degustati: come sempre la preparazione di Slow Wine ci ha raccontato aree meravigliose del nostro Paese, rivelandoci le storie di chi vive e respira quelle vigne ogni giorno. Storie di coraggio, di difficoltà, ma anche di grandi soddisfazioni".
Così Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, curatori di Slow Wine, hanno presentato la nuova edizione della guida, nata cinque anni fa proprio per narrare il mondo del vino. Il debutto è avvenuto presso il Centro Congressi Lingotto, domenica 26 ottobre durante il Salone del Gusto e Terra Madre, e la grande degustazione è stata visibilmente accolta dall'entusiasmo di tutti i partecipanti.
Tra le 1000 etichette - tante, anche per i bevitori più incalliti e di provata esperienza - si sono fatte notare quelle marchigiane. Qualche numero: 13 i vini premiati con il riconoscimento di Vino Slow (qualità organolettica eccellente e caratteri legati a territorio, storia ed ambiente), 7 con quello di Grande Vino ( le migliori etichette selezionate in ogni regione) e 15 di Vino Quotidiano (prezzi contenuti ma di alto valore qualitativo).
Alla degustazione erano presenti Francesco Quercetti, Curatore Responsabile per le Marche di Slow Wine, Enrico Tacchi, attuale Fiduciario del Convivium Pesaro-Montefeltro, e Emidio Bachetti, entrambi collaboratori della guida. Erano lì anche alcuni dei produttori premiati (Fiorano, Dezi, Pantaleone, Spinelli, Aurora...) che hanno guidato personalmente la degustazione, insieme ai Delegati FISAR, Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori. Con la FISAR, Slow Wine ha trovato piena sintonia, dal punto di vista editoriale, sarà infatti la guida di riferimento per tutti i soci Fisar, e per mettere a frutto la formazione e le iniziative educative delle due associazioni.
Il riscontro e l'apprezzamento del pubblico per i vini marchigiani è stato immediato, visibile dal numero di bottiglie finite e dal plauso finale ricevuto.
"I vini hanno retto il confronto e i bianchi" così ha commentato Enrico Tacchi a fine degustazione "sono riusciti a competere ad armi pari con i blasonati vini altoatesini e campani".
Bevuti con gusto e apprezzati anche i rossi, per i decisi caratteri territoriali e per la buona interpretazione organolettica.
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29/10/2014
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