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Mostra al Museo Pietraia Dei Poeti aperta fino al 27 Settembre

San Benedetto del Tronto | "Insettembre" è stata la collettiva del 2015 che si è aperta al pubblico il 13 Settembre con le opere vincitrici del Concorso Nazionale Arte Insieme 2015

di Felice Di Maro

Fig.1

"Insettembre" è stata La collettiva del 2015 che si è aperta al pubblico il 13 Settembre con le opere vincitrici del Concorso Nazionale Arte Insieme 2015 organizzato dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona e con quelle del Concorso Bim promosso dalla Fondazione Pietraia dei Poeti.

Con i sostenitori del Museo Pietraia dei Poeti è stata realizzata l'edizione 2015 della consueta collettiva di opere realizzate dagli artisti ormai veramente "più amici" del Museo. La mostra è visitabile il sabato e la domenica fino al 27 settembre dalle ore 17:30 alle 19:30. Quest'anno sono state messe in mostra le opere vincitrici del Concorso Nazionale Arte Insieme 2015 organizzato dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona e alcune del Concorso Bim promosso dalla Fondazione Pietraia dei Poeti.

All'inaugurazione di domenica 13 settembre si è presentato un reading di poesia dal titolo "Alla luce è bastato un passo solo" con Filippo Davoli, Emanuele Franceschetti, Riccardo Frolloni, Enrico Marcucci, Jonata Sabbioni e Davide Tartaglia. Ecco i nomi degli artisti che presentato le loro opere: Simone Campanelli, Alessio Castaldo, Michele Chiappini, Giacomo De Lauretis, Alfredo Gazzoli, Liceo Artistico Treviso, Ondina Miritello, Iacopo Pinelli, Silvano Pizza, Guido Prosperi, Marcello Sgattoni, Velia Vesperini.

lI Museo Pietraia dei Poeti sorge sulla sommità di una collina sovrastante San Benedetto del Tronto in contrada Barattelle a pochi chilometri dalla città. L'area è parte del territorio di proprietà dello scultore Marcello Sgattoni che vi abita occupandosi oltre che di arte anche di attività agricole. La Pietraia è una lingua di terra incontaminata di circa duecento metri di lunghezza larga in media venti che in passato era occupata da un vigneto di cui restano a ricordo alcune viti inselvatichite lungo la recinzione.

E' un'estensione ciottolosa riarsa dal sole in estate ed è frequentata spesso dal vento. Nella parte iniziale è cresciuta una pineta intorno ad una vecchia cisterna coperta ed ora adibita a deposito. Nelle sere d'estate, e in particolare quando è caldo, offre un ambiente oltre che riposante è d'interesse per le opere esposte.

Il museo è ormai, e da anni, luogo d'incontri culturali su varie tematiche ma in prevalenza di arte come pittura, scultura ma anche foto e varie. La caratteristica è che ogni mostra finora realizzata presenta significati sempre aperti per i quali non è possibile sfuggire a interpretazioni tanto recondite quanto dinamiche che spesso danno anche luogo a discussioni molto mirate. Diciamolo. L'ambiente è famigliare.

Marcello, lo scultore che ha realizzato questo museo all'aperto ha messo a disposizione le sue opere che si ammirano lungo il percorso. L'iniziativa è nata parecchi anni fa quando incominciò a disporre su questa superficie molte delle sue creazioni, alcune veramente monumentali, che si sono integrate naturalmente nel tempo con l'ambiente circostante esaltandolo, anche perché costituite di materiali derivati dal territorio stesso come tronchi di legno e sassi.

Da una prima sistemazione nacque l'idea di fare di questa estensione di terra un luogo di esposizione permanente delle sue sculture, accessibile a tutte le persone, anche diversamente abili, ed è questa l'innovazione di Marcello che si è per davvero preoccupato di coloro che hanno problemi di mobilità. È iniziato cosi un lavoro duro e generoso da parte da parte sua e naturalmente anche dei numerosi collaboratori volontari coinvolti nell'allestimento del percorso museale che è stato ufficialmente inaugurato al pubblico nell'agosto 2006.

L'itinerario è accessibile anche a non vedenti o ipovedenti grazie a guide di corda o lignee a terra e descrizioni in Braille o Mp3. Inoltre è stato creato un sito Internet ugualmente accessibile a non vedenti per illustrare il Museo e gli eventi ad esso collegati.

Nel dicembre 2006 è nata anche la Fondazione Pietraia dei Poeti, il cui intento è innanzitutto quello di sostenere le opere di Marcello Sgattoni, il Maestro, e di mantenerne l'unità d'insieme delle opere nel luogo dove sono nate e di diffonderne la conoscenza. La Fondazione si propone inoltre di promuovere l'opera anche di altri artisti soprattutto del territorio tramite l'organizzazione di eventi come mostre, concerti, interpretazioni teatrali sempre all'insegna della multisensorialità, sia nell'ambito degli itinerari del Museo Pietraia dei Poeti. Da qualche anno, settembre per il Museo Pietraia dei Poeti è il mese del confronto e della riflessione.

Quest'anno, dopo mesi di profondo impegno trascorsi nell'organizzare la collettiva Arte Insieme e poi il Concorso di Scultura , è stato necessario più che mai una valutazione di quanto realizzato in termini sia di qualità delle opere esposte sia di consenso raccolto e si può affermare che si è soddisfatti della gestione degli eventi e delle opere presentate. Ci sono nuove alleanze, con il BIM e con il comune di Monteprandone, che potrebbero far sperare in un futuro meno duro per questa piccola realtà.

Marcello Sgattoni è nato il 21 gennaio del 1935 a San Benedetto del Tronto e fin da piccolo ha seguto il richiamo innato verso l'arte. Per dieci anni è stato allievo del pittore Armando Marchegiani che gli insegnato l'abc del disegno, anche se, come gli piace raccontare, la vera Accademia sono state per lui la strada e la natura. A venticinque anni decide di trasferirsi a Milano, si tratta di un breve ma intenso periodo durante il quale entra in contatto con gli ambienti artistici della metropoli e con le avanguardie del momento che suscitano in lui il desiderio di ricercare nuovi mezzi espressivi.

Con il "dopo Milano" inizia un percorso nuovo che si manifesta attraverso imponenti sculture su temi fondamentali quali la violenza perpetrata dall'uomo sulla natura e le difficoltà dei rapporti umani nella società contemporanea. Avverte la necessità di isolarsi ed inizia così un lento ma costante distacco dalle manifestazioni ufficiali dell'arte fino a raggiungere il quasi totale esilio di questi ultimi anni. Nel frattempo inizia ad utilizzare nuovi materiali che vanno dalle zolle, al legno, alle pietre, alle fascine, che modella insieme al ferro, al cemento, alla terracotta e ai mattoni e che spesso fa vibrare di colori intensi. Verso la fine degli anni ‘90 crea la "Pietraia dei Poeti", museo all'aperto senza barriere, dove ha esposte le sue opere. Da qualche anno ha restaurato una vecchia casa in Piazza Bice Piacentini nel cuore di San Benedetto antica facendone l'abitazione delle sue creature: la "casa del vento".

Marcello Sgattoni ha presentato: Il primo bacio (fig.1); La terra di San Giacomo della Marca (fig. 2); Le mie matite (fig.3). L'organizzazione del catalogo è stata di Fiorenzo Pizza, Ondina Miritello, Silvano Pizza che ha presentato tre opere: ll volo (fig. 4), Primo amore (fig. 5) e Acqua. Si è laureato a Pisa in Conservazione dei beni culturali ed ha frequentato varie botteghe di restauro e di intaglio ed ha una grande sensibilità e con interesse e amore segue tutte le innovazioni delle forme dell'arte che si accompagnano ad una naturale capacità manuale.

Le pieghe dell'arte sono infinite e quelle che sono le doti naturali vanno coltivate e sin dalla prima giovinezza ha frequentato lo studio del maestro Marcello Sgattoni che lo ha iniziato alle tecniche della pittura e della scultura. Più che artista ama considerarsi un artigiano e la sua traiettoria transita nella cultura e nel gusto classico per il modellato e il volume ma cura anche la bellezza compresa quella arcaica che contempla con rispetto.

La terracotta dipinta e la pietra e cioè la materia docile e quella compatta risultano essere predilette per il senso ed il peso di spessori differenti in quanto la terra conserva la testimonianza anche del segno più sfuggevole e la freschezza dell'attimo al contrario della pietra che è più preziosa ha bisogno di un contatto fisico e di una manualità artigiana. Volume e materia sono esponenti della sua spazialità e connotano le sue opere proprio come degli oggetti-utensili.

Il Reading poetico di Domenica 13 settembre per l'inaugurazione della mostra collettiva "Insettembre" ha avuto una doppia funzione, una è stata quella di offrire significati in surplus alla mostra ma legati s'intende al tema generale delle opere e con forti emozioni c'è stato un coinvolgimento totale del pubblico, ma l'altra è stata quella di fare in modo che i poeti attraverso la lettura delle loro liriche rilancino il tema dell'universalità dell'espressione artistica e per me è stata un evento nell'evento.

La poesia può essere vera arte dell'incontro? Alla Pietraia sembra proprio che il mito si è fatto carne. Si è tentato di rintracciare il senso comune del fare arte pur nelle diverse espressioni come pittura, scultura e anche con la poesia che certo ha dinamiche di fruizione diverse ma è una delle basi per almeno pensare ad una possibilità di riscatto sociale. Il Reading si è presentato con una sceneggiatura a più voci che ben si coglie in fig.7 e si è affermato che alla poesia ora "basterà un passo solo" per avanzare lungo il viale del museo che è un percorso comunicativo costruito con l'integrazione di più contributi e aperto alla contaminazione con le altre arti.

Didascalie

Marcello Sgattoni
Foto 1 Il primo bacio - 2010, terracotta, h 60 cm
Foto 2 La terra di San Giacomo della Marca - A Stefano Stracci 2014, zolla di terra
Foto 3 Le mie matite - 2000 150x 150 cm

Silvano Pizza
Fig. 4 Il volo - 2014, acrilico su tela 50x40 cm
Fig. 5 Primo amore - 2015 terracotta, h 15 cm
Fig. 6 Acqua - 2015, acrilico su tela, 40x50 cm

Reading di poesia di Domenica 13 Settembre 2015
Fig. 7 Poesie al Museo sul tema "Alla luce è bastato un passo solo".
Letture di Filippo Davoli, Emanuele Franceschetti, Riccardo Frolloni,
Enrico Marcucci, Jonata Sabbioni e Davide Tartaglia.

 

 

19/09/2015





        
  



2+5=
Fig.7
Fig 6
Fig 5
Fig 3
Fig 4
Fig 2

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