L'Associazione Italiana di Cultura Classica è stata fondata nel 1897 a Firenze ed è una delle centinaia di Società diffuse in ottanta Paesi del mondo che perseguono le stesse finalità e sono raggruppate nella Fédération Internationale d'Etudes Classiques, organismo internazionale che è sotto l'egida dell'UNESCO. Com'è noto è una libera associazione di docenti dell'Università e della Scuola, di studenti e di semplici cittadini che credono fermamente nella perennità dei valori della Cultura Classica, fondamento della moderna Cultura Europea, e si adoperano, ciascuno per le proprie possibilità, per la loro salvaguardia e la loro diffusione.

Diminuiscono le iscrizioni al Liceo Classico ma in misura minore rispetto alle previsioni mentre per gli studi universitari il curriculum classico viene scelto sempre da meno studenti. Mario Capasso, Presidente Nazionale dell'AICC, attento osservatore di questi fenomeni, rilancia i valori della cultura classica. Nella sua Lettera pubblicata sul sito dell'Associazione non si limita solo a fare gli auguri di Buon Natale e di un felice 2016 ma invita a legare i problemi socioeconomici attuali che tutti conoscono con il rilancio della cultura classica.

Pone il tema della contraddizione che mentre la tradizione classica è "pienamente" parte della nostra vita e della nostra cultura al tempo stesso viene progressivamente e "pervicacemente" insieme con la cultura umanistica marginalizzata e mortificata dalle nostre autorità ministeriali.

Premesso che gli studi in generale pesano sul bilancio delle famiglie e non poco, scegliere per quelli universitari il curriculum classico non è facile. Perché? Fare scelte con maggiori prospettive d'incertezze per il proprio futuro lavorativo ha il suo peso. Ok, le prospettive di sbocco professionale oggi sono veramente esigue in generale anche per altri tipo di studi ma se continua la disattenzione complessiva verso gli studi classici si arriverà al punto che gli studiosi del nostro passato classico diminuiranno di numero e anche, è pensabile, di qualità e l'Italia proprio per la sua storia, studiatissima a livello mondiale, rischierà di non avere studiosi a sufficienza come ad esempio, latinisti, grecisti ma anche storici e archeologi classici. La stessa filosofia che è nata nell'antica Grecia potrebbe non avere più quegli apporti che finora ha avuto proprio dagli studi classici.

L'AICC è attenta alle pieghe degli studi classici e la Lettera degli auguri rappresenta in lineamenti un programma per riproporre in Italia il rilancio degli studi classici. Mario Capasso, professore ordinario di Papirologia nell'Università del Salento nella quale ha insegnato anche Papirologia Ercolanese ed Egittologia e dove attualmente insegna anche Paleografia Greca sta cercando di rilanciare anche una nuova interpretazione del patrimonio delle idee e dei valori della cultura classica.

Avendo insegnato anche Papirologia presso l'Università degli Studi di Foggia e Paleografia Greca all'Università "L'Orientale" di Napoli e da circa quarant'anni è impegnato nello studio dei Papiri Ercolanesi quali fonti per la storia della filosofia e del libro antico conosce bene la comunità dei studenti e dei studiosi a livello internazionale anche perché ha condotto ricerche su papiri greci letterari e documentari di provenienza egiziana e con particolare riguardo per gli aspetti sia testuali e sia bibliologici e paleografici.

Ecco il testo della Sua Lettera

Care Socie, cari Soci,
il Natale 2015 coglie noi e le nostre famiglie in un momento di tranquillità, per dir così, non assoluta: la crisi economica, dalla quale stentiamo ad uscire, ed i gravi avvenimenti succedutisi negli ultimi tempi legati al terrorismo islamico sono, in generale, certamente fonte di preoccupazione. I nostri amati studi classici - per tantissimi di noi una ragione di vita - continuano a vivere una fase di grande contraddizione: quotidianamente constatiamo che la tradizione classica è parte della nostra vita e della nostra cultura, ma al tempo stesso viene progressivamente e pervicacemente, insieme con la cultura umanistica, marginalizzata e mortificata dalle nostre autorità ministeriali. Il calo degli iscritti al Liceo Classico continua, anche se (e questa non è una cattiva notizia) in misura minore del previsto; cala, purtroppo, in generale anche il numero di iscritti all'Università che scelgono il curriculum classico. Tutti quanti noi dobbiamo continuare a dare il massimo per contribuire ad arginare, se non ad arrestare, tali fenomeni. La nostra Associazione costituisce, grazie a tutti quanti Voi, un baluardo contro questa sorta di imbarbarimento prossimo venturo e in tale, permettetemi di dire, battaglia sarà sempre in prima linea. La civiltà classica ci ha trasmesso concetti positivi di fondamentale importanza, quali, per citarne solo alcuni, l'opposizione alla tirannide, l'amore per la libertà, la libertà di parola, il rispetto per la natura, il rifiuto di ciò che per la nostra vita non è necessario: un patrimonio di idee e di valori che nessuno potrà mai annullare e che solo attraverso un serio insegnamento delle lingue classiche può essere proficuamente trasmesso alle future generazioni. Con questa certezza mi permetto di rivolgere a Voi e alle Vostre famiglie gli auguri più fervidi per il Natale 2015 e per l'Anno Nuovo.