Nella suggestiva e benaugurante cornice dell'Hotel Progresso - che in tempi ormai lontani, ospitò il soggiorno e vide la presenza di eccellenze culturali italiane, quali il tenore Beniamino Gigli ed il pugile Primo Carnera - molla gli ormeggi "Mosaico Piceno": un sistema in rete di associazioni culturali, con l'obiettivo di armonizzare, qualificare ed ottimizzare le risorse e le proposte culturali della Città e del Territorio.

"Mosaico Piceno: mettersi insieme per fare cultura a 360 gradi e 360 giorni all'anno."
Concisa, ma estremamente significativa l'affermazione di Mimmo Minuto - storico attore e promotore di molti eventi culturali cittadini - nell'introdurre la presentazione pubblica dell'iniziativa.

"Insieme: perché le sfide che ci attendono non possono prescindere dalla consapevolezza che davvero non sia più possibile perseverare nell'autoreferenzialità dell'IO; ma coscienti - piuttosto - che si debba necessariamente ragionare e progettare, animati dallo spirito proficuo e collaborativo del NOI", ha aggiunto Minuto.

Sulla stessa linea, ed in piena sintonia - nell'alveo di un proficuo spirito di collaborazione ed integrazione - a seguire, l'intervento dell'avvocato Silvio Venieri.

Il quale, nel farsi referente ed interprete delle 24 realtà associative che hanno aderito al Protocollo d'Intesa di Mosaico Piceno, non soltanto ne ha illustrato puntualmente gli obiettivi e le aspirazioni, che moduleranno ed articoleranno l'impegno sinergico secondo due direttrici fondamentali (razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse e qualificazione delle proposte culturali); ma anche, sottolineato, come sia altresì estremamente "fondamentale lavorare su una programmazione condivisa e coordinata".

Unione e coesione, per produrre efficacia ed allargare gli orizzonti.
Non soltanto, per non restare marginali.

Ma anche e soprattutto, per affermare, d'un lato il principio della centralità delle politiche culturali in quelle complessive della Città (caratterizzandone e rendendone altresì, sempre più qualificata, la proposta culturale); dall'altro, perché la sfida che Mosaico Piceno intende intraprendere per San Benedetto, non è soltanto una sfida della città per sé stessa; ma anche in virtù del fatto che San Benedetto del Tronto è città capofila e di riferimento per l'intero territorio.

Una proficua sinergia fra associazioni culturali, dunque, - che pur non rinunciando alle proprie identità e specificità, collaboreranno insieme - per la Città e per il Territorio.

Il Venieri, ha poi messo in luce come, "Mosaico Piceno", di per sé, costituisca una "reazione legittima" ad un eccesso di autoreferenzialità che, in qualche modo, è stato uno dei veri freni e zavorra di una città - San Benedetto - che ha in sé stessa tutte le potenzialità per volare alto (per dinamicità, vivacità e fermento di realtà associative e risorse culturali) e per incidere significativamente nel tessuto socio-economico non soltanto della Città, ma anche dell'intero Territorio.

Ed ha espresso la convinzione che una città come San Benedetto - di indiscusso e primissimo livello sotto il profilo turistico - non possa permettersi di non ambire ed offrire parimenti una proposta qualitativa - di eguale tenore - in termini culturali.

"Mosaico Piceno", pertanto, va in questa direzione.
La sfida è quella di offrire una attività culturale costante e di primissimo livello - che non trascuri nessuna delle sfumature ed opportunità caleidoscopiche che la cultura a 360 gradi (arte, cinema, letteratura e poesia, teatro, gastronomia, ecc.), può offrire alla Città ed al Territorio, in termini di promozione e valorizzazione.

Il Venieri, non ha poi mancato, infine, di sottolineare come il progetto "Mosaico Piceno" - in vista delle prossime elezioni comunali di giugno - sia stato posto all'attenzione dei candidati Sindaci.
I quali, non soltanto hanno elogiato e condiviso a pieno lo spirito e gli intenti dell'iniziativa; ma qualcuno, - a dir la verità - ha persino accolto la progettualità con grande entusiasmo, ritenendola - per spirito, metodo, obiettivi ed aspirazioni - in totale sintonia con il proprio programma e progetto per la Città.

Una convergenza plurale, una "polifonia" - ha detto il Venieri - che ha l'ambizione di produrre una costante attività culturale, di primissimo livello.

Un obiettivo ambizioso, "ma certamente fattibile, se supportato da una programmazione credibile ed attrattiva" ha concluso Minuto.

Per la Città e per il Territorio. Insieme.

LE ASSOCIAZIONI IN RETE

 Associazione Culturale Orlando;
 Associazione Culturale Pelasgo 968;
 Associazione Culturale Progetto Idea;
 Associazione Culturale Rinascenza;
 Associazione di Cultura Teatrale Teatri Invisibili;
 Associazione Culturale I Care;
 Associazione di promozione sociale Liberalonda;
 Associazione I Luoghi della Scrittura;
 Associazione La Meraviglia;
 Associazione per la Promozione e lo Sviluppo Individuale e Relazionale (A.Pro.S.I.R.);
 Centro Leo Ferrè;
 Cineforum SBT Buster Keaton;
 Circolo Nautico Sambenedettese;
 Circolo Tennis Maggioni;
 Comitato Italiano per l'Unicef-Comitato Provinciale di Ascoli Piceno;
 Club per l'Unesco di San Benedetto del Tronto;
 Fondazione Gioventù Musicale d'Italia sede di San Benedetto del Tronto;
 Fondazione Libero Bizzarri;
 Fondazione Pietraia dei Poeti
 Il Club degli Incorreggibili Ottimisti;
 Laboratorio Teatrale Re Nudo;
 Lega Navale Italiana-Sezione di San Benedetto del Tronto;
 Movimento Piceno per la Decrescita Piuconmeno;
 Slow Food di San Benedetto del Tronto.