Giorgio Fede (M5S): "Diffidate dalle Imitazioni"
San Benedetto del Tronto | Nell’incontro delle ore 13,00 presso il Bar Pit-Stop - nei pressi del Municipio - una conferenza stampa del M5S cittadino, tanto attesa quanto ricca di spunti e contenuti.
di Umberto Sgattoni
"Come promesso, non ci sottraiamo al confronto. Era doveroso per noi e nei confronti della Città" ha esordito Giorgio Fede, esponente del MoVimento Cinque Stelle cittadino.
Il quale, ha poi rimarcato come il procrastinarsi dell'incontro pubblico con la stampa, nel merito della mancata certificazione - che vedrà il M5S non partecipare alla tornata delle elezioni comunali di giugno - fosse dovuto all'esigenza, alla premura ed alla volontà di poter e voler fare una diagnosi seria, coscienziosa ed il più completa possibile circa le motivazioni della mancata certificazione stessa.
"Confermiamo, la mancata comunicazione." ha detto il Fede.
D'altronde, ha anche lasciato intendere come non sia tecnicamente necessario doverla ricevere; e come pure gli attivisti del MoVimento siano consapevoli che vi siano delle regole interne e da rispettare, e come esse siano note a tutti.
"Noi, sappiamo di aver fatto quel che si doveva" ha ribadito Giorgio Fede.
Nel merito di ipotesi e considerazioni ulteriori, Fede ha lasciato campo libero ad ogni possibile valutazione o interpretazione, ma ha aggiunto "uso il dubitativo, non per sfuggire ad una risposta".
"Non siamo i soli" - ha detto Fede nel merito della certificazione - "a non averla ricevuta".
Quanto al merito della possibilità di fare ricorso o tanto più di proporre e tentare la via una lista civica, Fede è stato chiaro e conciso: "Non abbiamo fatto una lista civica anche perché fino all'ultimo ritenevamo di poter avere la certificazione, ritenendo di aver operato nel più corretto dei modi".
Ha lasciato poi intendere come delle regole condivise siano necessarie anche in riferimento al fatto che un MoVimento che rinunci al finanziamento pubblico, implichi di per sé un contributo privato e fattivo di sostegno e coordinamento.
"Non siamo dei polli che hanno mandato allo sbaraglio la Città" ci ha tenuto a precisare.
Nel merito di eventuali o possibili scenari di fratture all'interno del M5S cittadino, Giorgio Fede ha sottolineato come ci si sia impegnati in ogni frangente ad un'opera di ricomposizione.
Il riferimento - anche e soprattutto sotto il pungolo dei giornalisti pervenuti - cercava di far luce sulle vicende quantomeno un po' nebulose, che lascerebbero comporre uno scenario che prima abbia portato all'esito di Candidato Sindaco del gruppo Giovanni Marucci; e poi a seguito dell'annullamento, la convergenza sul candidato Sindaco Giorgio Fede.
"Ci sono i verbali. A disposizione del gruppo." ha detto serenamente Giorgio Fede.
Nel merito invece del rendere pubblici questi verbali, Fede ha lasciato intendere come non si possano portare fuori le ragioni - per così dire intime - del M5S.
"Voi mettereste in piazza i problemi e le questioni che possano sorgere o riguardare moglie e marito?" ha chiosato lapidario Fede.
"Siamo antigerarchici e liberi da segreterie che determinano le scelte. E' un sistema che può avere pregi e difetti. Tutti lavorano e contribuiscono fattivamente e lo staff è organo di controllo ed elemento fondamentale di garanzia" ha esternato con orgoglio l'esponente cittadino del MoVimento5Stelle.
Ha poi sottolineato come il giorno 19, alle ore 21,15, presso la sede del Movimento in via Forlanini, lui ed il gruppo si renderanno disponibili ad un confronto aperto con i cittadini, alla stessa maniera di come fatto con la stampa.
Nel merito dell'esclusione, Fede ha aggiunto come ci sia rammarico, dispiacere, finanche dolore, ma pure la consapevolezza di aver lavorato correttamente.
Lasciando altresì trasparire come ovviamente doverosa, ora sia una riflessione all'interno del M5S ai vari livelli (cittadino, regionale, nazionale), su qualche errore di troppo commesso; su qualcosa che non ha funzionato. Occorre un'analisi seria.
Tuttavia, Giorgio Fede ha anche inserito la defaillance in una prospettiva realistica ma anche ottimistica: partendo cioè dal presupposto e dal fatto che in un MoVimento che in pochissimo tempo ha avuto una crescita esponenziale notevolissima e di forte appeal a livello nazionale, possa anche essere naturale e fisiologico, il doversi confrontare e ragionare su come risolvere qualche problematica imprevista o sorta, strada facendo.
"Dal 6 di giugno non saremo più Gruppo Consiliare. Abbiamo fatto tanto e tante battaglie per la Città e per il territorio; tanto stiamo facendo in Regione. Continueremo la nostra attività per non disperdere gruppo, spirito e risorse." si è detto fiducioso Giorgio Fede.
Il nostro giornale, poi ha fatto una domanda a Giorgio Fede.
Ma prima di farla, ha ritenuto opportuno inserirla in un contesto specifico ed articolato e anteponendovi una doverosa e complessa premessa.
Le elezioni di giugno, sono effettivamente e concretamente in fondo al vicolo.
E l'assenza del M5S almeno sulla carta (e considerata la consistenza e la risonanza che esso ha a livello nazionale) lascerà un vuoto notevolissimo - quantomeno in potenza - fra i protagonisti e negli equilibri delle elezioni comunali: annotazione peraltro confermata e condivisa dallo stesso Fede.
E posto che non meno realistico potrà essere lo scenario di una parte di elettorato per così dire "orfano", spaesato e disorientato su chi votare in alternativa, abbiamo chiesto a Giorgio Fede se all'interno del MoVimento cittadino, vi fosse stato un dibattito, che avesse lasciato emergere una sorta di orientamento del voto complessivo del MoVimento stesso.
E se - in virtù del fatto che Giorgio De Vecchis sostenga che il suo gruppo civico sotto il profilo programmatico somigli moltissimo al MoVimento 5 Stelle e Riego Gambini abbia portato con sé nella squadra di Paolo Perazzoli il proprio entusiasmo le proprie competenze e la propria esperienza di attivista del M5S - in virtù di tali ragioni, come MoVimento, non temano di disperdere e veder convogliate le proprie peculiarità civiche, altrove.
Giorgio Fede, non si è scomposto.
E su De Vecchis ha glissato, mentre - sia pure nelle forme del civile dibattito politico - nei confronti di Gambini è stato meno tenero.
Fede, ha poi concluso così:
"Andate a votare, perché è un fondamentale strumento e presidio di democrazia, ma diffidate dalle imitazioni".
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17/05/2016
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