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Confartigianato Imprese a confronto con i 5 candidati Sindaco

San Benedetto del Tronto | Un incontro denso di contenuti e di significato, tra una delle più rappresentative organizzazioni dell’artigianato e della micro e piccola impresa ed i candidati Sindaco. Molti i temi di confronto e discussione, vivace ed intenso il dibattito.

di Umberto Sgattoni

"Dove c'è impresa, c'è Confartigianato". Questo, lo slogan che campeggiava - in due colonne pubblicitarie - presenti nella saletta riunioni degli Uffici della Confartigianato Imprese a San Benedetto del Tronto.

Al di là dello slogan, sicuramente, dove c'è impresa - la politica - in una città come San Benedetto in cui la piccola e media impresa (in modo particolare quella artigiana e commerciale) è stata certamente nerbo, cardine e vettore fondamentale e peculiare del successo e dello sviluppo della città stessa, non può che aprire ed offrire sentieri e tavoli di confronto e discussione.

E così, nella mattinata di venerdì 20 maggio, presso la Sede della Confartigianato a San Benedetto, si è tenuto un rilevante incontro fra Confartigianato Imprese Ascoli e Fermo (presenti diversi rappresentanti ed associati) e i candidati Sindaco alle prossime elezioni di giugno.

Ha moderato l'incontro, la Presidente Confartigianato Ascoli Piceno e Fermo Natascia Troli; presenti, tutti e 5 i Candidati Sindaco: Massimiliano Castagna, Giorgio De Vecchis, Paolo Perazzoli, Pasqualino Piunti e Luca Spadoni.

"E' importante avere un confronto con i candidati Sindaco - un colloquio diretto - a nome dell'impresa" ha principiato la Troli nel suo intervento introduttivo.

La quale, poi, ha annotato come le statistiche rilevino come su una base di 47 mila persone abitanti a San Benedetto, 1 ogni 8 viva di impresa (rispetto alla media nazionale che è di 1 ogni 9); e come, in riferimento alla popolazione attiva, essa ricavi il suo reddito per il suo 60% da attività imprenditoriali.

E come quindi, la naturale attenzione che Confartigianato rivolge al mondo delle imprese, riveli in sé ed incarni anche una particolare disponibilità non soltanto verso il tessuto imprenditoriale e nei confronti dellla gente che lavora, ma più diffusamente alla Città ed al territorio.

"Comprenderete quindi" ha detto rivolgendosi ai candidati Sindaco la Presidente Troli "come per noi sia fondamentale ed auspicabile, che venga a stabilirsi un rapporto più diretto tra mondo dell'impresa ed istituzioni locali".

Inoltre, in maniera estremamente pragmatica, nel suo denso e particolareggiato excursus, la Troli ha messo in luce una situazione delicata ed una dettagliata panoramica, fatta di speranze, impegno e coraggio, ma anche di difficoltà oggettive: di come, per esempio "fare impresa" - sin dall'inizio - possa configurarsi come esperienza caratterizzata da numerose e disparate problematiche. E di come - a suo avviso - la situazione e la sensazione sia quella che "se avessimo un servizio ed un supporto adeguato" (ha detto Natascia Troli) le cose potrebbero decisamente migliorare.

"Lo Stato purtroppo, non sempre ci agevola" ha aggiunto la presidente Troli, nell'accennare a situazioni farraginose di burocrazia o altre problematiche affini e disparate.

Ha poi sottolineato come in merito al Suap (struttura istituita per legge a servizio di imprese e cittadini attraverso la quale i Comuni raccolgono, istruiscono ed espletano tutte le istanze, le comunicazioni inerenti le attività produttive di beni e servizi ndr) si sia detto un gran bene sotto il profilo di supporto alle imprese commerciali; ma di come pure sia necessario fare di più e meglio, per supportare le imprese artigiane e più in generale le imprese.

Dopo questo significativo contributo di idee della Presidente Confartigianato Ascoli Piceno e Fermo, la parola ai candidati Sindaco.

Primo negli interventi, Luca Spadoni; il quale, ha sottolineato come sia difficile dissentire sulla questione di come troppo spesso l'Amministrazione Pubblica, venga percepita come nemica della gente che lavora; e su come sia viva la sensazione di una Pubblica Amministrazione "che complica".

"Credo che debbano essere creati collegamenti, strutture agili ed operative" ha detto Spadoni; e non - per così dire - consulte o organismi macchinosi ed elefantiaci.

"Occorre trovare" ha aggiunto l'ex Assessore della Giunta Gaspari "forme di partecipazione al governo della Cosa Pubblica dove associazioni di categoria e sindacati - che sono sul campo ogni giorno - possano dire la loro".

Altresì ha ribadito come a suo avviso, occorrerà operare secondo direttrici ed accorgimenti che facciano comprendere alla struttura di supporto stessa, i veri problemi, con i quali ogni giorno si confrontano e debbono muoversi gli operatori di settore.

Per Massimiliano Castagna, il problema non è solo di Sportello Unico, ma anche di tempi e di norme.
"Fare impresa oggi, è eroico". Ha detto Castagna.
Non ha mancato tuttavia di rimarcare come i risvolti della problematica siano di livello, carattere e rilievo nazionale; un vero dilemma politico nel quale i politici locali, debbono comunque farsi carico - per quanto loro possibile - di problemi di simile portata e rilevanza, non nascondendosi dietro alla problematicità della questione, ma comunque impegnandosi a dare risposte concrete e soluzioni al territorio.

Pasqualino Piunti - da parte sua - si è detto soddisfatto a metà dei dati, citati dalla Troli.
"Bisognerebbe capire quante imprese hanno chiuso, di che tipo e quali prospettive ci sono per quelle che sono ancora aperte. Sono dati che vanno letti in profondità, cui la politica deve dare delle risposte." Ha detto il Piunti.

"Ascoltateci, dateci una mano; dateci un canale diretto di colloquio; non si pretende dalla politica locale miracoli; ma sostegno fattivo e filo diretto sono argomenti di discussione ragionevoli e doverosi" ha risposto Natascia Troli.

"Fondamentale l'interlocuzione" ha ripreso il Piunti "ma credo che su questo siamo tutti d'accordo".

"E' chiaro" ha aggiunto Piunti "che al di là delle politiche nazionali, che pur ci sono, i sentieri da percorrere - pur mantenendo ogni prospettiva in linea con i bilanci - siano l'attuazione di politiche rivolte al contenimento della spesa pubblica ed alla razionalizzazione delle spese, con interventi mirati, coscienziosi e non semplicemente improntati al sensazionalismo di promesse che potrebbero generarsi in campagna elettorale e non andare oltre quella; una politica seria dunque, mai disgiunta da un'interlocuzione continua ed ininterrotta".

"Ogni impresa artigiana che chiude è un dolore sentito; ma non possiamo permetterci di guardare il bicchiere mezzo vuoto; occorre trovare microsoluzioni per fare passi avanti" ha aggiunto Natascia Troli.

Da qui, è ripartita la disamina di Paolo Perazzoli:

"Storicamente San Benedetto è una delle realtà più dinamiche delle Marche negli ultimi 100 anni. La nostra storia parla da sé."

Tuttavia, Perazzoli non ha mancato di porre l'accento su come la delicata contingenza e situazione di crisi che sta caratterizzando i nostri tempi, abbia in maniera particolare colpito gli artigiani ed i commercianti, in quanto come categorie lavorative vivono essenzialmente sui consumi invididuali.

"Non dimentichiamo mai" ha detto Paolo Perazzoli "che nelle storie delle piccole imprese si incarnano gli investimenti, i sacrifici e le speranze di intere famiglie".
Ed è per questo, che per il candidato Sindaco di centro-sinistra, la problematica, non soltanto è cruciale e rilevante sotto il profilo economico, ma anche particolarmente sentita sotto il profilo umano.

Per quanto riguarda l'importanza dell'interlocuzione Perazzoli è stato netto e conciso: "Mi trovate d'accordo al 100%. Ho lavorato in un'Associazione di Categoria e so bene quanto sia fondamentale il dialogo ed il confronto ai vari livelli, con sindacati, patronati e con tutti gli attori economici e produttivi del territorio".

Per quanto riguarda le modalità di sviluppo di questa interlocuzione, Perazzoli ha parlato di "Clima Amichevole" da creare.

"Non qualche funzionario, ma un rapporto permanente; un Comune Amico, che sta a fianco delle imprese. E non dimentichiamo mai come gli investimenti siano anche frutto di sacrifici e di speranze di intere famiglie". Ha ribadito il candidato del centro-sinistra sambenedettese.

Creare un clima amichevole dunque, creando un forum dell'innovazione che generi confronto e che metta insieme persone, progetti, esperienze e risorse.

"San Benedetto, torni ad essere - come è stata per tante persone e tante famiglie nel corso di questi cento anni - territorio delle opportunità".

Per quanto concerne le modalità, Perazzoli ha ribadito come nello Sportello Unico non debbano esserci solo bravi funzionari, ma anche chiarezza di regole, uniformità e sintesi e garanzia di celerità.

Per Giorgio De Vecchis è invece necessario un approccio culturale diverso.

"Dobbiamo fare i conti con una situazione difficile e delicata: facendo il commercialista faccio i conti ogni giorno con imprese che soffrono e combattono. E parlare di impresa significa anche parlare e soprattutto di persone che hanno famiglia".

"La coperta, purtroppo è quella che è". ha ripreso il De Vecchis.

Che da parte sua, come "ricetta" ha proposto quella di superare divisioni ideologiche, "perché i servizi sociali alle persone ed alle imprese o la costruzione di una strada, non sono e non debbono essere scelte di parte."

"E' necessaria la diligenza del buon padre di famiglia" ha altresì chiosato De Vecchis.

Sostenendo - inoltre - come a suo avviso sia necessaria una riorganizzazione della macchina comunale - "legata non al potere di turno ma ai cittadini" - ma anche trasparenza e partecipazione ("le decisioni sono state prese altrove") e concreta e fattiva applicazione ed affermazione del principio di sussidiarietà: "si dia ampia voce a tutte le categorie, ci si stringa alla Corte dei Comuni. Ripartiamo da qui".

E poi, una stoccata non troppo velata a Paolo Perazzoli: "Invece di promettere piscine, sono questi i veri problemi della Città ...".

Paolo Perazzoli, non si è scomposto e non ha ribattuto.

Nel merito del sostegno che il Comune e le politiche comunali, sentono di garantire quale supporto alle imprese artigiane, diversi candidati Sindaco si sono espressi in maniera stringata ma significativa; più articolate e diffuse sono apparse le considerazioni espresse da Perazzoli e De Vecchis.

"Nei limiti della legge cercheremo di supportare all'estremo le ditte del nostro territorio" ha detto Perazzoli. Sottolineando come in fondo, non sia soltanto una questione sentimenale, ma come spesso esse siano fra le più attente e rispettose dei lavoratori, fors'anche per il loro legame al territorio, conoscendone i delicati equilibri e problematiche.

"Non vi chiediamo miracoli ma aiutate il vostro territorio a sopravvivere" ha detto Natascia Troli.

Per Spadoni una possibilità può essere "creare luoghi di confronto ed occasioni di sperimentazione di idee, concorsi di idee, laboratori di co-working comunali".

Considerando poi che Pasqualino Piunti ha dovuto lasciare il dibattito anticipatamente, per impegni sopraggiunti, il gran finale è stato più che altro un gioco a due Perazzoli-De Vecchis.

"Obiettivo del Comune è riportare coesione in ciò che tende a disgregarsi, in una situazione delicata e cruciale, anche frutto di difficoltà oggettive." si è detto convinto Paolo Perazzoli.

Poi ha dato qualche direttrice fondamentale per rilanciare San Benedetto in termini di turismo.

"La gente va in vacanza dove si trova bene." ha premesso Perazzoli.

Quindi l'obiettivo e la proposta del candidato Sindaco del centro-sinistra è quella di creare "una Città pulita ed accogliente a misura di famiglie e di bambino." 

"C'è molto da fare" ha detto Perazzoli "ma non necessariamente in termini di spesa, quanto sicuramente di impegno."

E ha ribadito con forza l'esigenza di guardare d'insieme la Città con tutto il suo territorio circostante; valorizzando i tesori e le eccellenze del nostro territorio (es. quelle eno-gastronomiche) e costruendo - dove possibile - pacchetti turistici che pongano l'accento su eventi stagionali di grande fascino (es. la vendemmia e la raccolta delle olive) che possano magari generare dinamiche ed interessi virtuosi; ma anche - per esempio sui piani di spiaggia - operando nel rendere uniformi le politiche territoriali.

Per De Vecchis, nel merito delle politiche turistiche invece c'è un totale scollegamento tra Enti e Competenze (Comune/Coordinamento; Regione/Promozione; Operatori Turistici/Commercializzazione).

"Favorire il coordinamento, significa mettere a rete le risorse e metterle a sistema per un territorio che in 30 km mette a disposizione mare, colline e montagna." ha detto De Vecchis.

Che poi ha lanciato una proposta: "Se le dinamiche di bilancio lo consentiranno, valuteremo la possibilità di creare agevolazioni alle new-co che contengano in maniera significativa al loro interno la presenza, le speranze ed i progetti delle nuove generazioni".

"Non dobbiamo soddisfare i bisogni dei romani o degli anconetani" ha chiosato De Vecchis.

"Noi siamo sambenedettesi per i sambenedettesi." È stato lapidario il candidato Sindaco di Orgoglio Sambenedettese.

Poi alcune veloci battute sui Poru.

"Strumento che assolutamente non condividiamo; intendendo approntare una visione di insieme e più generale delle scelte urbanistiche per la Città" ha detto De Vecchis.

"Legge ottima, ma a San Benedetto si sono un po' allargati" ha affermato Perazzoli. Il quale poi ha ribadito come, sui Piani Operativi di Riqualificazione Urbana, le linee guida per operare saranno fondamentalmente una accurata ed appropriata valutazione dell'intervento o meno sulle aree, regole e tempi certi.  

Anche Castagna, più o meno sulla stessa linea di Paolo Perazzoli.

E infine Spadoni, il quale, ribadendo la sua contrarietà su 2 Poru di Area Mare, ha sottolineato come alcuni altri schiudano prospettive di recupero molto interessanti in un'ottica di riutilizzo.

"Spero ci si ricordi di questo incontro, dei temi, dei contenuti espressi, e dei frutti che da esso possano derivare; siamo a servizio delle imprese artigiane, e di conseguenza della città e del territorio. Senza una struttura amministrativa, politica e territoriale di supporto, i nostri sforzi potrebbero essere vanificati. Avere un interlocutore, significa non solo aiutarci, ma conoscere le nostre reciproche reali capacità e quel che possiamo mettere in gioco" ha concluso con soddisfazione e speranza Natascia Troli.

Ora, la prova del fuoco delle elezioni; e le sfide che attenderanno la maggioranza che ne uscirà fuori, e non meno il nuovo Consiglio Comunale.

Vedremo se gli auspici della Presidente Troli, verranno ascoltati ed accolti o disattesi, dal nuovo Sindaco, dalla sua futura Giunta, e dal Consiglio Comunale. 

20/05/2016





        
  



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