Non si fa attendere la replica pungente dei due candidati - Andrea Traini e Pierfrancesco Troli - tirati in ballo da alcune dichiarazioni focose e mordaci espresse da Paolo Perazzoli nel corso dell'incontro di mercoledì sera presso l'Associazione Pescatori Sambenedettesi.

Il candidato sindaco del centro-sinistra - infatti - in quell'occasione si era espresso duramente ("E' una vergogna" disse Paolo Perazzoli) nell'annotare come i Comitati di Quartiere cittadini fossero diventati delle palestre delle destre; e come, fra i Presidenti di Quartiere, vi siano stati candidati - Perazzoli ha fatto i nomi di Traini e Troli (SiAmo San Benedetto) e Andrea Sanguigni (Orgoglio Sambenedettese) - che hanno riscosso un considerevole numero di preferenze, incidendo significativamente sugli esiti del primo turno delle elezioni comunali.

Ebbene, la replica pungente dei due candidati della lista "SiAmo San Benedetto" (a supporto del candidato sindaco Pasqualino Piunti) non si è fatta attendere:

«Dopo la "Botta" del 5 giugno, il delirio di onnipotenza è tornato ad impossessarsi del candidato Sindaco Pd.» questo l'ironico incipit di Troli e Traini.

I quali, subito dopo, entrano nel vivo e nel cuore della loro replica:

"Attaccare forme associative e di Partecipazione come i Comitati di Quartiere che, tra le altre cose, hanno scongiurato il pericolo di una Centrale di Stoccaggio Gas, è un evidente segno di nervosismo che smaschera la sua convinzione di perdere il Ballottaggio del 19 giugno."

Un Perazzoli nervoso e che teme la sconfitta, quello che emergerebbe dalla disamina e dall'affresco offerto da Troli e Traini.

I quali, rilanciano e rinvigoriscono la polemica - e l'attacco frontale con decisione e fermezza - chiedendosi (con malcelata ironia) se Perazzoli avrebbe sostenuto o espresso certe esternazioni focose contro Traini, Troli e Sanguigni, se gli stessi candidati, si fossero - piuttosto - candidati con la sinistra:

«Le sconcertanti dichiarazioni del candidato sindaco PD sui Presidenti dei Comitati di Quartiere che, relativamente alla loro visibilità, definisce testualmente "è una stronzata da cancellare", oltre che confermare un delirio di onnipotenza del quale ha ammesso di essere stato afflitto in passato, ma che evidentemente non ha curato completamente, ci impongono l'esigenza di rivolgergli una domanda: "ma se Traini, Troli e Sanguigni si fossero candidati con la sinistra, avrebbe fatto certe affermazioni?»

Un attacco duro, e senza mezzi termini; che però, sempre nella riflessione ed annotazione politica di Troli e Traini trova un'immediata risposta al quesito che sopra pongono:

"Sicuramente no! Quando i Presidenti dei Comitati di Quartiere si sono candidati (o si candidano) con PCI-PDS-PD va tutto bene, quando invece qualcuno cerca di impegnarsi per il bene comune al di fuori di una determinata area partitica allora no, non va più bene."

Si evince chiaramente, pertanto, dalle considerazioni espresse dai due esponenti di SiAmo San Benedetto, come - a loro avviso - la posizione di Perazzoli e del Pd in merito alle candidature dei Presidenti di Quartiere sia inficiata da un doppiopesismo o da una valutazione opportunistica.

«Quando gli eletti o portatori di voti si chiamavano Benigni, Marinucci, Pezzuoli, Evangelisti, Pasqualini, Vesperini ed altri ancora tutto andava bene perché lavoravano a sinistra; ma se qualcuno osa pensarla diversamente, allora i Comitati di Quartiere, a detta sua diventano una stronzata».

Un Perazzoli, dunque - sulla base della disamina dei due esponenti di SiAmo San Benedetto - che si sarebbe fatto una sorta di clamoroso autogol.

Poi una nota critica e lancinante nei confronti della "partecipazione" perazzoliana:

«Secondo l'aspirante sindaco del PD, delirante dopo la botta subita il 5 giugno (lo dicono anche persone della sua stessa parte politica) tanto da confessare cosa farà in caso di sconfitta, il verbo "partecipare" si dovrebbe coniugare solo col suo partito, anzi solo con la sua persona.»

E, volgendosi verso la conclusione Traini e Troli si esprimono su quella che per loro, dovrebbe essere la vera Partecipazione e Politica:

"La Politica, invece dovrebbe essere e rappresentare la Partecipazione di tutti i cittadini e non solo di una parte di essi. Il contraddittorio tra portatori di idee diverse dovrebbe essere il sale della Politica perché solo da un serio e contrapposto confronto può nascere qualcosa di buono per la comunità."

E sull'importanza fondamentale di Comitati ed Associazioni, quali presidi di garanzia per la Città i due esponenti di SiAmo San Benedetto, non hanno dubbi:
"I Comitati e le Associazioni, ad esempio, hanno avuto un ruolo fondamentale per garantire la Partecipazione vera e frenare i tentativi di realizzare una Centrale di Stoccaggio Gas nel quartiere Agraria e lui dovrebbe saperlo bene."

Infine una conclusione di mero carattere politico sul fatto che Paolo Perazzoli, proprio in occasione dell'incontro di mercoledì sera (con i candidati della coalizione di centro-sinistra, il Comitato XXL, molti sostenitori e simpatizzanti) aveva dichiarato che se non vincesse le elezioni non andrebbe a fare il semplice Consigliere Comunale:

"Lui (Perazzoli ndr) dice" - concludono Troli e Traini - "che se non dovesse essere eletto Sindaco, rinuncerebbe a fare il consigliere comunale; ma in fondo, se il suo obiettivo è quello di fare qualcosa di buono e rendere un servizio per San Benedetto, perché non potrebbe farlo anche da consigliere comunale di opposizione?"