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È appena calato il sipario su In Art: parla il direttore artistico Annalisa Frontalini

San Benedetto del Tronto | Si è conclusa con successo la rassegna In Art. Il direttore artistico Annalisa Frontalini: “Hanno vinto l’amore per la bellezza, che nell'arte si incarna e si sublima, e il clima intimo e avvolgente che ha caratterizzato ogni incontro”.

di Elvira Apone

Annalisa Frontalini, direttore artistico di In Art e presidente dell'associazione Rinascenza

Con il decimo appuntamento di domenica  4 dicembre al Medoc di San Benedetto del Tronto, si è conclusa con successo la rassegna letteraria e musicale In Art, che ha visto protagonisti artisti di calibro nazionale e internazionale legati soprattutto al mondo della letteratura e della musica, ma anche a quello della fotografia e del teatro. La rassegna, organizzata dall’associazione culturale Rinascenza in collaborazione con il pub Medoc, si proponeva, come è nello spirito che anima l’associazione, sia di creare incontri caratterizzati dal connubio di diversi generi artistici, sia di favorire, in un contesto familiare e accessibile a tutti, un’interazione e un reciproco scambio tra artisti e pubblico, anche per facilitare il processo di fruizione del prodotto culturale. Tutti gli eventi erano strutturati in due importanti momenti, la presentazione di un autore e del suo ultimo libro e un concerto, separati tra loro da una cena informale che ne faceva da spartiacque temporale, ma legati tra loro da un medesimo filo conduttore, talvolta rappresentato dallo stesso artista ospite, che ricopriva sia il ruolo di scrittore e sia quello di musicista, talvolta dal tema o dal personaggio affrontato.

Senza la pretesa di farsi portavoce di tendenze o messaggi unilaterali, ma, al contrario, allo scopo di offrire sempre nuovi spunti di riflessione in uno spazio attraverso il quale sia gli artisti e sia il pubblico potessero confrontarsi tra loro, arricchirsi reciprocamente e, soprattutto, condividere quei momenti di bellezza, di cui l’arte è la principale portavoce, la rassegna In Art ha perfettamente incarnato questo ideale e ha realizzato questo obiettivo. L’atmosfera sempre più calda e accogliente, che ha reso ogni evento un incontro informale tra amici che, accomunati dalla stessa passione per la cultura e per l’arte, si sono ritrovati per condividere sensazioni ed emozioni, e una continua interazione tra un pubblico sempre attento e partecipe e artisti di grande spessore, che hanno dato vita a eventi di altissimo livello, ha sancito il successo di questa iniziativa di enorme valore culturale e sociale, che meriterebbe sempre più attenzione da parte di tutti.

Ma la parola va ora ad Annalisa Frontalini, direttore artistico di In Art, presidente dell’associazione culturale Rinascenza e sua socia fondatrice insieme a Daniela Frontalini e a Elisabetta Catania.

“Come è nata l’idea di In Art?”

Annalisa Frontalini: “Inizialmente si è trattata di un’esigenza personale, poi, confrontandomi con altre persone, ho capito che non ero l'unica a sentire la mancanza di un luogo di ritrovo e di scambio reciproco dove potessero nascere idee da condividere, come accadeva molti anni fa quando, in garage e scantinati, magari davanti a un panino e a una birra, si condividevano idee, si creava e si faceva cultura. Anche se il format di abbinare letteratura e musica non è del tutto nuovo, è stato nuovo il fatto di legarle attraverso un unico filo conduttore e di proporre musica che non fosse solo di accompagnamento, ma dei veri e propri concerti di alto livello in un locale in cui si poteva creare un’atmosfera intima e familiare, appunto, di condivisione, come, in effetti, è stato grazie alla magia che l'arte sprigiona”.

“Tra tutti gli artisti intervenuti, ce ne sono alcuni che ti hanno più colpita?”

Annalisa Frontalini: “Se posso, in realtà, vorrei nominarli tutti, uno per uno, a partire da Paolo Soriani, uno dei migliori fotografi musicali italiani, conosciuto e apprezzato anche all'estero, che ci ha onorati della sua esposizione “Soriansky meets”, che ha fatto da cornice a tutti gli incontri di In Art e che ha dato maggiore prestigio a ogni evento della rassegna, per passare poi a Roberto Kunstler, Andrea Libero Cito, Dante Marianacci, Alberto Fortis, Romolo Bianco, Milena Cassano, Bruno Mautone, i Kaimani distratti (Massimo Modula, Fabrizio Flisi, Luca Angelici, Giacomo De Paoli), Francesco Ruiz, Javier Girotto quartet (Javier Girotto Natalio Mangalavite, Luca Bulgarelli, Emanuele Smimmo), Valeria Di Felice, Giordana Marconi, Enrico Pieranunzi, Simona Severini, Maria Silvia Avanzato, Antóni O'Breskey, Filippo Massacci, Natalio Mangalavite, Alvaro Atehortua, Paola Farinetti, Pietro Verna, Andrea Campanella, Gabriele Zanini, Elvira Apone, Claudio Filippini, Luisiana Lorusso. Li ringrazio tutti non solo per la generosità e la grande umanità con cui si sono donati a In Art, ma soprattutto perché, entrando nello spirito di Rinascenza, hanno condiviso il progetto e hanno accettato di partecipare a questa prima edizione, dando un contributo essenziale affinché ci potesse essere una vera condivisione dell’arte e della bellezza”.

“Una rassegna del genere ha anche notevoli costi: come associazione, avete avuto un supporto materiale e, se sì, da chi?”

Annalisa Frontalini: “Rinascenza ringrazia Damiano Marconi del Medoc per aver abbracciato anche materialmente l’iniziativa che, altrimenti, non si sarebbe potuta concretizzare. Ringrazio anche gli sponsor tecnici: SERVIZI ITALIA, che ci ha fornito locandine, volantini e le t-shirt che abbiamo potuto regalare insieme ai libri e ai CD che sono stati acquistati; la CANTINA VILLA IMPERIUM, che per ogni serata ci ha fornito varie bottiglie dei suoi vini biologici migliori che ospiti e pubblico hanno potuto degustare e apprezzare scoprendo, o riscoprendo, l’ottima qualità dei suoi vini; l’HOTEL LA PALAZZINA, che, a prezzi speciali, ha ospitato gli artisti con grande cordialità e spirito di accoglienza; GIOCONDI Strumenti musicali, che ci ha fornito il supporto tecnico (amplificatori, microfoni etc.); il ristorante DA FEDERICO, che ha applicato tariffe vantaggiose per i pasti che hanno consumato i nostri ospiti, che hanno avuto così l’opportunità di gustare dell’ottimo pesce fresco in riva al mare.”

“Il comune di San Benedetto del Tronto è stato informato dell’iniziativa?”

Annalisa Frontalini: “Sì, il comune di San Benedetto è stato informato dell’iniziativa. Ringraziamo Antonella Baiocchi, psicoterapeuta e assessore alle pari opportunità, che, oltre ad aver moderato due incontri, è stata presente varie volte tra il pubblico insieme ad altri suoi amici, dimostrando di apprezzare e sostenere l’iniziativa, che ha avuto il patrocinio del comune di San Benedetto del Tronto, e il consigliere comunale Rosaria Falco, che ha portato, durante il primo incontro, i saluti dell’amministrazione comunale. Con grande dispiacere, durante le dieci serate, abbiamo notato l'assenza del sindaco Pasqualino Piunti e dell’assessore alla cultura Annalisa Ruggero”. 

“Chi altro senti il dovere e il piacere di ringraziare?”

Annalisa Frontalini: “Oltre a Damiano del Medoc, a tutto il suo splendido staff e a tutti gli artisti che sono intervenuti, non solo partecipando professionalmente, ma anche emotivamente, sento il dovere e il piacere di ringraziare tutti i soci di Rinascenza per l’attenta partecipazione e, in particolare, chi ha contribuito anche in maniera concreta all’iniziativa: Daniela Frontalini, per tutto il lavoro visibile e anche per quello silenzioso svolto dietro le quinte; Elvira Apone, per quanto riguarda la comunicazione, Maria Teresa Benigni, per l’apporto logistico, ed entrambe per la disponibilità e la preziosa presenza costante; Ettore Picardi, insostituibile per l'apporto umano e per quello professionale che ha dato all'associazione, che ha moderato gli incontri di molte serate, che non avrebbero avuto lo stesso spessore senza di lui, e che ha sostenuto la nostra associazione sin dalla sua nascita; Filippo Massacci, attento lettore e uomo di cultura, per aver apprezzato la rassegna e per aver mostrato disponibilità e collaborazione nei nostri confronti; Antonella Baiocchi, spesso presente agli eventi, per aver riservato parole di apprezzamento e di sostegno all’iniziativa; Teresa Valiani e Federico Paci, per aver dialogato con gli ospiti con competenza ed entusiasmo; Elisabetta Catania e Andrea Salvucci, che hanno sostenuto da subito questa rassegna, sempre presenti con il cuore e, nonostante la distanza fisica, varie volte anche fisicamente; il professore Pino Gennari, sua moglie Maria Morganti e sua cognata Giovanna Morganti, per la loro continua presenza e per l’attiva, curiosa e affettuosa partecipazione, nonché per il sostegno che ci hanno dimostrato, contribuendo anche alla divulgazione degli eventi. Ringrazio di cuore tutto il pubblico perché ha confermato, di appuntamento in appuntamento, di apprezzare e gradire la nostra rassegna. Voglio ringraziare di nuovo tutti gli artisti che vi hanno preso parte e, in particolare, Luca Bulgarelli, che ha abbracciato il progetto e mi ha dato alcune indicazioni fondamentali affinché si realizzasse e prendesse la forma che volevamo, e Luca Angelici, per l’affetto e la collaborazione”.

“Ora che In Art si è appena conclusa, quale è il bilancio che puoi tracciare?”

Annalisa Frontalini: “Da parte del pubblico, tra cui anche presidenti di associazioni culturali, direttori di festival musicali, poeti, scrittori e musicisti, c’è stato un ottimo riscontro e, soprattutto, grande coinvolgimento ed entusiasmo; molti dei presenti hanno scoperto per la prima volta le qualità e il talento di artisti che, pur essendo noti, loro non conoscevano ancora; altri, che, invece, conoscevano già molti degli artisti intervenuti, ne hanno ribadito il valore e sono stati felici di vedere realizzata a San Benedetto un'iniziativa così importante e raffinata. In conclusione, siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto perché, anche questa volta, hanno vinto l’amore per la bellezza, che nell'arte si incarna e si sublima, e il clima intimo e avvolgente che ha caratterizzato ogni incontro”.

“Ci sarà, allora, un seguito di In Art?”

Annalisa Frontalini: “Sì, ci sarà probabilmente la seconda edizione di In Art nello stesso periodo il prossimo anno. Nel frattempo, stiamo programmando altri eventi molto simili che si svolgeranno durante la prima metà dell’anno nuovo”.

Complimenti, dunque, ad Annalisa Frontalini per essere riuscita, con lungimiranza, acume e professionalità, a trasformare un sogno in un progetto concreto, originale, raffinato e innovativo, meritevole dell’ampio consenso di pubblico e di critica che si è già guadagnato e sicuramente degno di essere riproposto. E ci auguriamo che questo accada quanto prima.

11/12/2016





        
  



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