Ascoli Piceno.

Nella mattinata di ieri, sono giunte alla Centrale Operativa del Comando Provinciale del Carabinieri di Ascoli, diverse chiamate che segnalavano l'aggirarsi di donne - di etnia sinti - nel popoloso quartiere di Monticelli.

Una di queste - tale S.D. quarantaduenne di Alba Adriatica - spacciandosi per una conoscente di nome "Laura" era riuscita ad introdursi nell'abitazione di una signora ottantaquattrenne.

E, pur producendosi e sperticandosi in effusioni ed abbracci nei confronti dell'anziana (per meglio carpirne la fiducia e poi derubarla), la quarantenne non aveva messo nel conto - tuttavia - che nello stesso stabile abitano i figli dell'anziana signora.
I quali, incuriositi dai rumori provenienti dal pianerottolo erano saliti al piano superiore del condominio.

Scoperta, la sinti tentava di darsi alla fuga, ma veniva prontamente arrestata dal solerte intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile.
Successivi accertamenti, hanno consentito di appurare ed acclarare che la stessa S.D. era stata peraltro colpita da una misura di prevenzione di "sorveglianza speciale" con obbligo di soggiorno ad Alba Adriatica; pertanto, a seguito di questa violazione - unitamente alla tentata truffa e sostituzione di persona - la donna sinti è in regime di arresti domiciliari.

A tal riguardo, gli uomini dell'Arma, rinnovano l'invito - in particolare agli anziani o a nuclei familiari aventi persone di una certa età - ad osservare alcune buone prassi da attuarsi in caso di potenziali tentativi di truffa: fenomeni, purtroppo, di cui spesso sono vittime "privilegiate" le persone anziane.

"Per la repressione del fenomeno," - annotano i Carabinieri - "è indispensabile la collaborazione della cittadinanza".
Non si esiti, pertanto, di fronte ad atteggiamenti sospetti, a chiamare il 112 od anche il 113.