Il costo delle mense per l'anno 2008 è di 571.000 euro, nel 2009 costo di previsione è di 583.000 euro, quindi un aumento pari al 2,1 %.
Per tale servizio nel 2008 era previsto un rimborso da parte degli utenti di 178.000 euro, che nel 2009 passa a 248.000 euro con un aumento del 40%.

Il consigliere comunale del PDL Raffele Rossi , dati ufficiali alla mano (forniti dall'ufficio ragioneria del comune), accusa l'amministrazione Merli di aver riversato di molto nelle tasche dei cittadini i rincari previsti sul servizio mense per l'anno 2009: "in un momento così negativo per la società è assolutamente inaccettabile il gravoso aumento dei buoni mensa. Anziché aiutare le famiglie in difficoltà, cosa fà l'amministrazione? le colpisce con onerosi costi per i buoni mensa che incidono proprio su uno dei pochi veri investimenti della società ovvero i bambini. Ci si aspettava forse dalla sinistra grottammarese un aiuto a quelle famiglie colpite dalla cassa integrazione, che a Grottammare sono tante, magari diminuendo almeno per esse il costo dei buoni mensa".

E, mentre il comitato cittadino La Formica annuncia battaglia sugli aumenti relativi anche alla tarsu e agli asili nido, il PDL tiene a fare alcune precisazioni e differenziazioni a parteire dalle leggi previste in materia: "mentre per la Tarsu e gli asili nido le normative parlano chiaro - spiega Rossi - in quanto vi è l'obbligo di ricoprire parte della spesa di tali servizi dagli utenti, per quanto attiene le mense non esiste tale obbligo; in teoria se un comune volesse potrebbe azzerare il costo delle mense. Grave è dunque la responsabilità della maggioranza, che si definisce di centro sinistra - aggiunge Rossi - e che continua a sostenere un Sindaco sensibile alla logica del mattone ed insensibile alle logiche del sociale".

Ma lo spettro della recessione c'è e il PDL lo sà bene: "Nessuno nega l'inflazione o i tagli, ma la responsabilità di dove far cadere la mannaia è del comune non del governo, non è stato Silvio Berlusconi ad aumentare i buoni mensa, come non è stato lui ad assumere Fabbioni, che costerà più di 31 mila euro cioè il 50% dell'aumento delle mense, ma è stato Luigi Merli".

Se i rincari dunque vi sono anche per gli enti comunali, come preannunciato già dallo stesso Sindaco e comunque noti a tutti a causa della grave crisi finanziaria, come e soprattutto dove effettuare tagli?
Il PDL un'idea ce l'ha e la grida a voce alta: "per evitare l'aumento si potevano evitare dissipazioni come la nuova auto blu (anche se grigia), l'assunzione personale senza estrema esigenza, il mancato recupero di 50.000 euro per una causa del lavoro persa, tagliare qualcosa al cabaret amore mio che per 3 serate costa oltre 100 mila euro, ed altro.

Ci meraviglia - conclude Rossi - l'assordante silenzio di rifondazione, che secondo i proclami non avrebbe dovuto accettare un aumento cosi grave e gravoso.
Ci spiace per i cittadini che in buona fede hanno creduto che Merli fosse di sinistra, ma i fatti lo smentiscono, ed ora che mette in evidenza il suo credo politico, vocato ad un sistema propagandistico più che ideologico, la sua posizione ideologia ormai è chiara la politica del vuoto spinto".