La replica del dott. Fabrizio Primoli, noto intellettuale teramano, al Presidente della Provincia D’Agostino, sul tema della turbogas, non si è fatta attendere: secca e immediata, ha il sapore della difesa delle regole istituzionali. “Replico con decisione alla dichiarazione di D’agostino che ritengo di pessimo gusto, oltre che falsa. Ma non me ne stupisco - spiega Primoli - d’altra parte relativamente alla convocazione che il presidente ha fatto della Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti delle Comunità Montane, la decisione di D’Agostino appare strumentale, di bassa politica. Convocare una riunione del genere il giorno prima del Consiglio Comunale avente ad oggetto la discussione di un tale argomento, è stato un passo francamente inopportuno”.

E Primoli ne spiega i motivi con una serie di domande. “Caro Presidente della Provincia, di cosa dovevate discutere? Su quale atto amministrativo del Comune di Teramo dovevate prendere posizione? Che significato hanno le mozioni approvate dai Comuni di Martinsicuro e di Pineto, i quali prendono le distanze dall'iniziativa (ripeto, priva ancora di qualsiasi atto amministrativo specifico) del Comune di Teramo? Presidente D'Agostino - continua Primoli - mi può spiegare dov'era la Provincia di Teramo quando il progetto di realizzazione di una Centrale Turbogas a Montorio al Vomano si stava definendo, qualche anno fa? Dov'era il Dirigente, Ing. Di Sansa, che oggi elargisce relazioni tecnico-scientifiche sulla base di dati che non si sa da quale sua competenza specifica trae?

Dov'erano i Sindaci degli altri Comuni (specie quelli della costa) che oggi fanno la gara a chi sconfessa prima i progetti del Comune di Teramo? Dov'erano gli striscioni, le maschere, le foto dei bambini, i manifesti e gli incontri con la cittadinanza, Presidente D'Agostino?”. Domande pesanti che cercano di smascherare l’operazione politica e strumentale in atto in vista delle elezioni amministrative e politiche di primavera. “Non mi venga a parlare proprio Lei di "rispetto degli obblighi istituzionali", Presidente - afferma Primoli. “Lei non può permettersi di dare lezioni di etica politica né alla maggioranza in Consiglio Comunale a Teramo né al Sindaco stesso. E relativamente al "disattendere l'impegno assunto con i propri concittadini", non credo proprio che
Lei possa ergersi a giudice del rispetto o del non rispetto di tali obblighi per il Sindaco Chiodi”. Duro è l’attacco per il rispetto delle regole istituzionali.

”Il "pregiudizio incomprensibile", caro Presidente D'Agostino, è quello Suo e dell'Amministrazione che Lei guida. Di "strumentale e fuorviante", visto che Lei ha adottato questa terminologia, c'è solo l'atteggiamento di una minoranza di centrosinistra al Comune di Teramo che si ostina a chiudere occhi e orecchie, sostenendo di avere solo certezze sulla nocività di questa Centrale, senza uno straccio di prova scientifica certa, poiché siamo tutti ancora in attesa della VIA. Prendere posizione pregiudizialmente e aprioristicamente. Questo è "strumentale e fuorviante", Presidente. Il resto sono solo chiacchiere da marciapiede”.

L’ultimo affondo fa riflettere. “Prima di dichiarare ai quattro venti che "quello della Turbogas è un progetto azzardato", Presidente della Provincia - è il richiamo di Primoli - attenda la VIA e attenda che scienziati seri, e non i tecnici improvvisati dell'ultima ora o i Dirigenti che si trasformano in scienziati, svolgano le proprie indagini. Solo allora Lei potrà permettersi di dichiarare che questo progetto è azzardato oppure non lo è. Prima di tutto ciò, Presidente della Provincia, resti al Suo posto, agisca nell'ambito del Suo ruolo e non strafaccia. Rischia solo di fare brutte figure. Come ha appena fatto”.