Leggo su ilQuotidiano.it del 22/12/06: «Le vere Marche vanno dall’Aso fino all’Esino o poco oltre. Le Marche sono al plurale perché disomogenee».
Sette comuni Marchigiani (Alta Valmarecchia) hanno deciso di cambiare regione.
Il Piceno, dopo la secessione di Fermo, rischia di vivere lo “ status” di zona franca, né Marche, né Abruzzo, né Lazio, né Umbria.

Il Piceno non conta nulla: «si antepone la Quadrilatero all’ammodernamento della Salaria, silenzio sulla Piceno-Aprutina. L’oltre Aso è Piceno, non più Marche».
Sul Messaggero del 21/12/06, V.V. scrive: «Nelle Marche siamo meno di un milione e mezzo. Abbiamo un'amministrazione regionale, cinque province, duecentoquarantasei comuni, circoscrizioni, auto blu, dirigenti vari, direttori generali, aziende partecipate, eccetera. A fronte del (molto) denaro speso, io, marchigiano, non ho servizi migliori dei cittadini dei quartieri di Roma, Napoli e Milano che non hanno questa formidabile, competente, nutrita schiera di rappresentanti politici»

Giacomo Bulgaro (FI) sul Corriere Adriatico del 31/12/06 scrive che la Regione Marche ha deliberato un cospicuo aumento di stipendio per i super-dirigenti (circa 10.000 euro/anno in più). Per gli altri dirigenti, “solo” 2.000 euro. Con arretrati per il 2006.

L’Assessore al Personale, Gianni Giaccaglia risponde: “E' tutto previsto dal contratto”.
Poi consiglia a Bugaro “di guardare alle spese delle altre regioni. Si accorgerebbe che le Marche sono tra quelle più parsimoniose”.
Bella consolazione. Anzi, pessima. Governo ed Enti locali dicono che l’economia italiana è allo sfascio, che servono sacrifici. Solo dei cittadini, ovvio.

“Il Potere” trova sempre i soldi per sé e per i suoi grandi elettori. Soldi che vengono dall’eredità (finora emersa solo in parte) del precedente governo e dalle nuove tasse.
Insomma, aumenti di stipendio ai burocrati e ticket sul pronto soccorso ai cittadini.

L’impegno degli “Eletti”, particolarmente nelle Marche.
Esempio emblematico la Salaria, tratto Trisungo - Acquasanta.
Il progetto del lotto Valgarizia – Acquasanta compete alla Provincia fin dal 1998.

Ora il progetto c’è. Ma attende la ratifica dell’ANAS.
Da anni scrivo che “Nell'Ascolano inseguiamo utopie. Nel Reatino fanno i fatti”.
Cipe del 19/12/03: Governo Berlusconi e Regione Lazio stanziavano 250.000.000 Euro per il raddoppio della Salaria tra Rieti e Passo Corese.
Lo stesso giorno il Cipe approvava anche il "quadrilatero Marche – Umbria".
L'Abruzzo ha l'Autostrada Roma–Pescara e Roma-Teramo. Ed il Piceno?

La Salaria da Cotilia a Posta e da Trisungo ad Acquasanta resta quella di un secolo fa.
A dicembre 2006 scrivevo: «Salaria dimenticata. Diciamo: “Basta”» (ilQuotidiano.it). «Quante altre morti aspettiamo per sistemare la Salaria?» (Carlino). “Strada pericolosa dimenticata dai politici” (Corriere Adriatico). Conferenze stampa di fine anno: «Per il presidente della Provincia, il 2007 dovrebbe essere l'anno della viabilità. Nel 2007 apertura del traforo di Croce di Casale ed appalto dei lavori della Mezzana-sud. Novità anche per la Salaria. Sono molto ottimista che i prossimi dodici mesi vedranno l'inserimento dell'ammodernamento della Salaria nel piano dell'Anas per entrambi i lotti. La Salaria avrà ottime chance di farcela.

La Provincia ha realizzato il progetto per l’ammodernamento del tratto Val Galgarizia - Acquasanta ora al vaglio dell’Anas». Quindi, “certezze” per Croce di Casale e Mezzana e solo “ottimismo” per la Salaria. Ma sulla Salaria tacciono Presidente e Vire Presidente della Regione. Gian Mario Spacca (giornali del 29/12/2006) affermava: «Il 2007 sarà l’anno delle strade». Citava A14, Mezzina, Quadrilatero, Fano-Grosseto ed uscita di Ancona. Tutte opere finanziato dal precedente governo, n.d.r. Della Salaria nessuna traccia. Non ne parla neppure il Vice Presidente Luciano Agostini (del Piceno) nella intervista del 7 gennaio. Agostini conclude, parlando di Ascoli: «Ormai delle promesse abbiamo le tasche piene». Osservo che: Uno. Ad averne le tasche piene delle promesse disattese dai tutti i politici - di ogni livello e colore – siamo noi, cittadini. Parola del Presidente e Segretario Nazionale del “Movimento Elia, Elettori Liberi ed attivi”. Due. La Provincia parla della Salaria. La Regione, no. Perché? Tre. Si disconosce sempre il contributo dato da altri. Perché? Quattro. E’ vero. Il Piceno è discriminato.

Raffronto con Lazio e Reatino.
“Il regalino per la Salaria” (Il Tempo del 24/12/06).
La Regione Lazio sta attuando quanto progettato e finanziato da Governo e Giunta precedenti: il raddoppio della Salaria (già decente) da Passo Corese a Rieti.
Per noi, Piceni, solo prospettive (forse) per i tratti del Velino e dell’Acquasantano!
Come ce lo spiegano i politici del Piceno? Parlo di tutti. Di ogni livello e colore.

*segretarionazionale@movimentoelia.org