"Siamo consapevoli - in quanto partito di maggioranza - della nostra forza e della nostra responsabilità". Così il capogruppo del PD Loredana Emili annuncia gli impegni per l'anno che verrà, tremendo fino alla recessione già nelle previsioni. L'assunto che ispira il gruppo consiliare e il partito è quello di "operare scelte coerenti e coraggiose in una provincia che accusa un tasso di disoccupazione in media doppio rispetto a quello regionale e nazionale" spiega Gregori.

In tema di grandi opere la volontà dichiarata è quella di programmare interventi in base a finanziamenti certi: il lungomare nord, possibile grazie alla tassa di soggiorno, il parcheggio di piazza San Giovanni, realizzabile tramite un project, i lavori alla scuola media Curzi, coperti per una quota dalla vendita della scuola Petrarca e per la restante parte dal piano casa. Se il progetto dell'Albula è retaggio dello scorso anno, nel 2012 sono in agenda la riqualificazione del Ballarin a nord e la sottostazione di via Pasubio a sud. Interventi che daranno un nuovo volto e una nuova vivibilità alla città insieme alla modulazione del nuovo Piano Regolatore, realizzato di concerto con i quartieri durante 8 incontri con la città previsti a partire dalla seconda settimana di febbraio.

Tornano al pettine anche i nodi della sanità e della Gas Plus, e il criterio con cui verranno affrontati, assicurano gli eletti, è quello dell'informazione e del coinvolgimento della cittadinanza. Se sulla fiaccolata di sabato indetta per protestare contro il deposito dell'Agraria il partito ha lasciato libertà di adesione, "sottolinea l'incoerenza della tempistica di una manifestazione organizzata quando ancora il percorso di raccolta di notizie certe - attraverso il comitato scientifico e le indagini dell'Università di Camerino - non è ancora stato completato" dice Evangelisti, ricordando come le posizioni ufficiali del Ministero e della Regione escludano un'azione imposta contro il volere della cittadinanza.

Rispetto alle carenze congenite del Madonna del Soccorso, tutti d'accordo sul rivendicare un'integrazione alla pari con Ascoli: fondamentali quindi le nomine dei 10 primari vacanti e del personale infermieristico, in un ospedale che deve tornare ad essere vivo e credibile. Avanti con le rivendicazioni in Regione, considerato che finora alle tante promesse non sono seguiti i fatti. "Prevediamo anche delle sollevazioni popolari, se non ci ascolteranno" intima il Sindaco Gaspari.

Stessa preoccupazione, ma penuria di soluzioni, per i trasporti e le scellerate politiche di Trenitalia: "è un problema drammatico - riconosce il primo cittadino - ad oggi non c' è più nessun collegamento diretto per Milano. Solo con la liberalizzazione di quello che oggi è un monopolio abbiamo qualche speranza di risolverlo". Come a dire: ci sono priorità per cui vale la pena di lottare, e altre per le quali si possono solo incrociare le dita.