Il 26 gennaio al Teatro “L. Cicconi” andrà in scena Novecento di Alessandro Baricco per la regia di Gabriele Vacis con Arnoldo Foà.

Pubblicato in Italia nel settembre 1994 da Feltrinelli, ha venduto fino a oggi circa 600.000 copie. Tradotto in tutta Europa, oltre che in Giappone, Brasile e Israele, Novecento ha avuto la particolarissima fortuna di essere un testo molto amato da attori e registi di teatro e cinema. Portato sullo schermo da Giuseppe Tornatore con La Leggenda del pianista sull'oceano, adattato per la radio dalla BBC, Novecento in questi anni è stato messo in scena con grande successo in Francia, Belgio, Spagna, Germania, Irlanda, Svezia, Russia, Canada, Brasile, Giappone e Argentina.

Arnoldo Foà in questo spettacolo è il narratore per eccellenza. Con il piglio del maestro, l’attore originario di Ferrara che non ha bisogno di presentazioni, scivola sulle battute ad effetto e prende per mano lo spettatore per portarlo sulla nave di Novecento, dentro il racconto, dentro la leggenda. Sì perché Novecento di Alessandro Baricco è una leggenda….è la leggenda di un pianista, di nome Novecento, trovato da un marinaio a soli dieci giorni e cresciuto su un piroscafo, il Virginian, che andava dall’Europa all’America trasportando emigranti verso il Sogno Americano.

Novecento nasce pianista, nel senso che lo trovano a suonare il piano a soli otto anni, senza che nessuno mai glielo abbia insegnato. Lui in realtà non suona, ma guida il pianoforte come se si inventasse la musica, come se creasse una musica tutta sua, rimanendo sempre lì, sul piroscafo, per anni, senza mai scendere da terra, anche quando la nave sta per essere demolita con la dinamite.

Lo spettacolo è un monologo durante il quale Arnoldo Foà, con la sua voce meravigliosa, trascina tutti dentro questo sogno, raccontando la storia del suo amico Novecento, di questo ragazzo al quale il mondo era apparso come un’ immensa, infinita tastiera che non poteva suonare; che con coscienza e consapevolezza aveva dato l’addio a tutto, alle donne che non avrebbe mai incontrato, ai figli che non avrebbe mai avuto, alle terre che non avrebbe mai visto, all’amico che aveva deciso di lasciare la nave, il suo unico vero mondo insieme al suo piano.

Novecento è dunque uno spettacolo meraviglioso, commovente e magico, in cui Foà riesce a far salire tutti sul Virginian e a far sentire le strabilianti melodie di Novecento.