"Non ci sentiamo inferiori ai nostri colleghi dell'opposizione", questo dichiara il capogruppo UDC Marco Lorenzetti oggi in conferenza stampa, mostrando un manifesto di propaganda per così dire, al contrario.

"Oggi ti hanno aumentato le tasse. La città è ferma, rimettiamola in movimento, mandiamoli a casa". E' il testo che occupa lo spazio sotto alla grande foto del manifesto fatto dai centristi.

"Abbiamo convocato la stampa tutta - spiega Lorenzetti - perchè ci sentiamo in dovere di ricordare molte cose che mancano e che erano state promesse a questa città, e che non hanno visto la luce del sole".

Parla del progetto dell'aviopista a Monteprandone il consigliere, del circuito delle piste ciclabili, del catamarano in collegamento con la Croazia, votato a maggioranza ma rimasto fuori dal bilancio del 2008.

"Il compito dell'opposizione - continua il capogruppo - è anche quello di pensare ad alternative per una politica seria del turismo, a San Benedetto più che in altri posti. Purtroppo registriamo un preoccupante vuoto attorno all'argomento, visto che sono circa 8 mesi che non si convoca una commissione per parlarne nello specifico. Proprio per questo motivo sono convinto più che mai che la città ha tutta l'aria di essere completamente ferma".

Si aggiunge alle dichiarazioni fatte anche il Consigliere Pino Nico, che rileva un "Pesante e diffuso malessere tra la gente. Il nostro modo di fare politica, a differenza di altri, non vuole campare con una sola battaglia, nè fare di tutto una critica. Occorre lavorare per la città, come sto ad esempio portando avanti il lavoro con la Commissione Consiliare sulle società partecipate. Prossimamente affronteremo insieme il progetto del CERF, in mano al 55% al nostro Comune".

Il grido d'allarme dell'Udc infine si unisce al coro dell'altra parte dell'opposizione. "I benefici economici portati dall'innalzamento delle tasse non trovano corrispondenza in nuovi servizi".

Anche qui ci si aspetta una smentita nei fatti dall'Amministrazione, visto che salute e tasche dei cittadini sono le contingenze primarie che dovrebbero affollare la testa dei nostri politici.