Brillante operazione degli uomini della Squadra Mobile di Teramo, diretti dal dottor Gennaro Capasso. E' stato tratto in arresto un marocchino di 27 anni, clandestino, con l'accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti.

Il quantitativo di hashish sequestrato ammonta a circa 3 chilogrammi. Nelle rete è finito anche un probabile complice ma non si escludono ulteriori sviluppi. Sono infatti in corso ulteriori indagini per individuare l'intera rete dello spaccio di hashish in provincia di Teramo. Il dirigente della squadra mobile, Capasso, ha espresso la propria viva soddisfazione per il successo dell'operazione che ha permesso di togliere dal mercato teramano l'ingente quantitativo destinato probabilmente all'ambiente universitario, al mondo dei giovani e in generale al mercato del consumo cittadino.

L'operazione della Polizia di Stato è stata condotta la scorsa notte a Teramo. Il marocchino finito in manette è stato sorpreso all'uscita di una abitazione del centro, in via Rossi, nei pressi dell'università. L'uomo avrebbe nascosto nello zainetto tre pacchetti preparati accuratamente con all'interno lo stupefacente.

Nella perquisizione della sua abitazione, che il clandestino condivide con un connazionale - un muratore con regolare permesso di soggiorno indagato per concorso nello stesso reato - i poliziotti hanno rinvenuto altri 30 grammi di hashish, bilancini di precisione e sostanza per il taglio, oltre ad alcune centinaia di euro in contanti. Le indagini, scattate dopo la segnalazione della presenza di un fornitore di droga nella zona e durate circa un mese per l'individuazione della base logistica, secondo gli inquirenti sarebbero dirette a individuare i destinatari della droga.

Il marocchino è stato rinchiuso nel carcere di Castrogno a disposizione dell'autorità giudiziaria. L'hashish non è una droga leggera. Su Internet imperversano le interpretazioni più bizzarre. E'una sostanza stupefacente psicoattiva derivata dalla resina della pianta di Cannabis, i cui effetti sono dovuti al tetraidrocannabinolo in essa contenuto in quantità maggiore rispetto alla marijuana. "I media dovrebbero parlare più diffusamente degli effetti che essa produce sull'organismo". E' l'invito lanciato dalle forze dell'ordine.