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Ponte Tufillo, "zona Di Sabatino". Quanto dovremo ancora aspettare?

Ascoli Piceno | Confcommercio esorta gli amministratori a lavorare indefessamente, per il bene di cittadini e visitatori

di Cav. Uff. Benito Calvaresi


Sempre con l’obiettivo di offrire agli ascolani, con l’aiuto degli Amministratori attenti e  produttivi, un servizio cittadino che faccia risplendere la città nei giusti ed interessanti siti evidenziandone le bellezze architettoniche per la gioia dei visitatori e  per l’orgoglio degli abitanti, mi permetto come Presidente Provinciale della Confcommercio, di riportarVi alcune considerazioni non proprio edificanti che ci trasferiscono continuamente i nostri associati in occasione delle loro frequenti visite presso la nostra Associazione.

Veniamo al dunque: prendiamo ad esempio Ponte Tufillo, inutile descriverne la bellezza ma è utile segnalare che da circa quattro mesi è chiuso al traffico anche delle “formiche”. E’ una zona di collegamento per Ascoli e panoramica di importanza irripetibile, non sappiamo perchè l’amministrazione comunale non ha avuto mai “tempo di comunicarci” i motivi della sua chiusura e della eventuale riapertura, forse non ce lo meritiamo od è un segreto di Stato! Operando un leggero spostamento verso Est ci imbattiamo nella famosa zona “Di Sabatino”; qualcuno provò tempo fa, coraggiosamente, a garantire una prossima messa a regola d’arte di quella zona. A tutt’oggi quanto di bello è nei dintorni viene vanificato dalle brutture di questa zona che abbiamo nominato e che persistono incrementandosi in negativo.

Ritornando alla zona di Ponte Tufillo notiamo che la SABA, comprensibilmente mirando ad incrementare le risorse finanziarie della sua gestione, ha delimitato molti spazi  ricavandone posti a pagamento che possono liberamente essere definiti inutili, poiché sono contornati da due zone che possiamo considerare senza tema di smentite, barriere architettoniche insormontabili; infatti dopo aver parcheggiato il proprio automezzo sarà molto difficile raggiungere la città a piedi o tramite scalinate inaccessibili per i disabili e per le persone piuttosto anziane, in questo caso i tapis roulants, come in altre città, non starebbero male.

Qualche tempo fa e sicuramente speriamo che non diventi anche questa una favoletta alla Rodari, un amministratore importante disse che entro breve tempo Ascoli Piceno sarebbe diventata una città con sei/dieci mila abitanti in più. Come Confcommercio riterremmo questo risultato una pioggia di cacio sui maccheroni; anche in questo caso aspettiamo la comunicazione dei tempi di ottenimento degli obiettivi e le strategie per conseguirle. Siamo certi che i nostri beneamati amministratori nei quali riponiamo tutta la nostra incondizionata fiducia, riusciranno a raggiungere i risultati piccoli e grandi e continuare ad avere i successi più eclatanti; ma siccome i progetti senza seguito non costano niente ci piacerebbe che chi li confeziona ci facesse sapere qualche notizia più precisa e circostanziata sul completamento di quanto sopra.

Concludiamo augurando a tutti coloro che lavorano per noi cittadini indefessamente di non negarci soddisfazioni anche minime, che possono farci affezionare sempre di più alla nostra fantastica Ascoli Piceno e che ci diano la carica per incrementare il tasso affettivo, che come abitanti nutriamo per la zona dove viviamo e dove siamo orgogliosi di poter accogliere tutti i visitatori.

13/01/2006





        
  



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