"Negli ultimi tempi, le modalità attraverso cui la politica di Porto San Giorgio si approssima all'ormai vicino appuntamento delle elezioni comunali rispecchia tristemente le dinamiche che, a livello nazionale, stanno conducendo il Paese su derive di un'indecente ingovernabilità."

Cesare Catà esordisce così nella sua riflessione sull'attuale panorama politico sangiorgese. 

"L'uscita allo scoperto delle forze civiche capitanate dall'avvocato Andrea Agostini ha scatenato reazioni scomposte nel centrodestra sangiorgese, con sicuri effetti nefandi sul bene del paese. Da un lato, si è dato il via a una "caccia all'accordo", affinché singole personalità possano mantenere i propri piccoli orticelli del potere, e garantirsi la loro poltroncina. Dall'altro lato, c'è chi riesuma atavici personaggi e prospettive politiche che da molto, ormai, hanno fatto il loro tempo, a Porto San Giorgio. Infine, c'è un attendismo ambiguo che spiazza completamente gli elettori. E' triste notare come neanche in una realtà locale piena di cittadini eccezionali, quale Porto San Giorgio, non si riesca, in alcun modo, a mettere al primo posto il bene comune, per la mentalità degli amministratori.

Questo teatrino politico, coperto dallo schermo di ideologie partitiche ormai tramontate, non fa altro che riproporre da noi, in piccolo, le dinamiche pluridecennali che hanno condotto la nostra nazione allo stato di squallore nel quale essa si trova oggi. Per lo meno a Porto San Giorgio, sarebbe auspicabile percorrere un sentiero alternativo.

E' davvero impossibile farla finita con la logica di potere e del "lavorare-contro", per dare vita a un ideale del "lavorare-per"? Lavorare per un bene comune che non appartiene a nessuna ideologia, ma che è il semplice frutto del ragionamento, della sensibilità e della intelligenza. Occorrerebbe sostituire alle logiche di potere il criterio della bellezza. Ossia lavorare per rendere la realtà migliore, non per accaparrarsi una fetta più grossa della gestione del potere.

In questo senso, intendo ribadire fieramente e con fermezza un profondo "No" ad ogni tentativo di inciucio, tentato alle spalle dei miei concittadini, con il solo fine di giungere a difendere i propri interessi personali - come taluno sta facendo. E un identico "No" occorre lanciarlo verso le riesumazioni neocentriste che vorrebbero cavalcare sulle onde dell'Adriatico sangiorgese Balene Bianche da tempo estinte in ogni mare conosciuto.

Fuori dalle ideologie e dalle logiche di potere, sarebbe oggi da auspicare una mentalità nuova, basata sulla intelligenza e sulla bellezza. Rimangono sterili, sia gli ostruzionismi alla bontà di proposte civiche, sia le critiche non-costruttive a un candidato sindaco uscente (il quale, per ora, è l'unico ad avere un chiaro appoggio dalla sua forza politica di riferimento, verso una direzione ben precisa).
Senza un radicale cambio di mentalità, il centrodestra rischia di riconsegnare il paese nelle mani dell'attuale Sindaco. O - cosa di gran lunga peggiore - nelle mani di altre forze sinistre a lui alternative.

Mi auguro che una tale cambio di mentalità avvenga presto: prima del giorno in cui si voterà. In caso contrario, occorrerà combattere le logiche di potere e di difesa di poltrone, in nome di un progetto diverso, al quale - sono certo - i Sangiorgesi sono assai più interessati, rispetto ai biechi accordi personalistici che vorrebbero compiersi alle loro spalle.