Un incontro per chiarirsi le idee su uno dei numerosi aspetti del Progetto Casa. L'Amministrazione Comunale prosegue sulla strada del progetto approvato dal Consiglio lo scorso 26 settembre (per approfondimenti vedi l'articolo correlato).

Al summit tenutosi in Sala Giunta nella mattinata di venerdì 16 gennaio erano presenti il presidente della Cna picena Gino Sabatini, i rappresentanti di Confindustria settore edile Raniero Iacoponi e Carlo Scoccia, Francesco Caprioli della Confapi e Tonino Bruni dell'edilizia cooperativa. Per il Comune, oltre naturalmente al Sindaco Giovanni Gaspari, erano presenti il dirigente del Settore Appalti e Contratti Roberto De Berardinis e quello del Settore Sviluppo del Territorio Germano Polidori, presente anche l'arch. Luigina Zazio, consulente urbanistica del Comune con i tecnici dell'Ufficio di Piano. Mercoledì 21 gennaio (ore 12.30, sempre in Comune) è previsto un nuovo incontro tra le parti.

In sintesi il Comune concederà ai privati di trasformare dei vecchi stabili (ad esempio capannoni artigianali o industriali inutilizzati) in nuove abitazioni. Tutto per venire incontro all'emergenza abitativa, sempre più forte nella Riviera delle Palme. I privati cederanno gratuitamente al Comune il 10/15% del totale dei nuovi stabili. L'ente potrà così utilizzare gli appartamenti o per darli in affitto a prezzi calmierati oppure potranno essere utilizzati in casi di emergenza: famiglie sfrattate o extra-comunitari momentaneamente senza un alloggio.

I tempi sono presto detti: entro la fine di questo mese il bando sarà pronto e verrà quindi esposto. Entro 90 giorni i privati interessati dovranno presentare i progetti di massima. Passeranno poi altri 60 giorni che serviranno all'Ufficio di Piano per formulare le valutazioni del caso sulle quali l'ultima parola spetterà al Consiglio Comunale. Tutto passerà poi nelle mani della Provincia di Ascoli che avrà altri 180 giorni per le contro-deduzioni.

Ma un recente decreto correttivo della Comunità Europea avrebbe modificato profondamente il nostro Codice degli Appalti. Cercando di non entrare in astrusi tecnicismi possiamo dire che secondo le nuove normative un privato che volesse rifare qualsiasi opera pubblica (anche la più piccola, come un marciapiede) dovrebbe indire un bando pubblico e mandare a gara la realizzazione dei lavori. Lo spirito della norma è fare in modo che qualsiasi lavoro che riguarda la ‘cosa pubblica' venga realizzato nella massima trasparenza ma, al contempo, questa procedura complica la vita ed allunga l'iter di realizzazione. Questo potrebbe complicare il percorso tecnico del Progetto Casa, ma i tecnici comunali intendono pubblicare il bando sulla Gazzetta Europea per fare in modo che il Progetto Casa abbia il massimo risalto possibile e tutte le operazioni si svolgano nella massima trasparenza e nel massimo controllo.