Samb solita sprecona. Il Real sorride
San Benedetto del Tronto | La Samb va in vantaggio all' 8° con Giandomenico ma viene subito raggiunta con un gol di Bucefalo che approfitta di un errore difensivo. Poi le solite tante occasioni da gol mancate per un soffio.
di Veleno
Ogliari
La Samb butta al vento altri due punti e abbassa il rating del fattore campo, forse tra i più negativi della storia del calcio sambenedettese. Stanno li, scolpite sulla lapide della classifica generale, le tre sconfitte casalinghe mentre in trasferta non abbiamo perso mai. Certamente un’anomalia per la San Benedetto calcistica. Perché è successo? Forse è colpa del malocchio. Magari, per evitarlo, proviamo a spargere un pò di sale sul tappeto erboso del Riviera, scimmiottando i superstiziosissimi napoletani.
Ma dai! Siamo seri! Allora proviamo con la razionalissima matematica. Analizzando i dati della partita osservando un dato asettico e incontestabile: il rapporto tra le occasioni da gol e gol realizzati.
La Samb su otto palle gol ( si tratta, per capirci, di gol mangiati o quasi) ne ha messo a segno uno. Uno su otto. Quindi esplicitando il rapporto in percentuale abbiamo il 12,5%.
Per il Real Metauro invece un rapporto di uno su due. Il 50%.
Vabbè, non ci siete cascati, avete capito che questo giochetto matematico non è che un trucco giornalistico per non ripetere la solita solfa della Samb che domina gli avversari ma poi non riesce a mettere la palla in rete, poi basta l’immancabile leggerezza difensiva per metterci in crisi.
Trasformiamo allora tutto in cronaca.
Partiamo subito bene (8°) con una verticalizzazione di D’Aniello per Giandomenico. Gian si trova solo davanti al portiere, lo mette a sedere con una finta e appoggia in rete.
Riuscire a sbloccare il risultato subito è fondamentale per questa Samb con delle punte affamate di gol (nel senso che se li mangiano ,letteralmente) ma dietro l’angolo c’è la cavolata difensiva. Disimpegno laterale della difesa, Bucefalo intercetta la sfera e s’infila come nello spazio tra Mengo e Pulcini. I due centrali annaspano mentre il numero 9 schizza in avanti come una molla. E’ solo davanti a Chessari, tiro in diagonale e palla in rete. Gelo al Riviera.
Pazientemente la Samb riprende il martellamento alla difesa avversaria. Dopo due palle gol consecutive buttate al vento prima del gol, continuiamo con la serie: “Tiro da pochi metri….quasi gol”.
Al 32° cross di Giandomenico testa di Cacciatore e palla sulla traversa, ribatte D’Angelo, indisturbato, e da pochi metri, palla alle stelle.
Riassumo, per non farla lunga, le altre palle gol. In ordine Giandomenico al 38° con tiro dal limite, Menichini al 49° con una girata da pochi passi e palla sugli spalti, di nuovo Gian con un tiro dal limite e al 76° bel tiro al volo di D’Angelo e splendida deviazione di Gerbino.
Tralasciamo poi tutte quelle palle che hanno attraversato lo specchio della porta senza che nessuno si trovasse sulla sua traiettoria. Come dire, il fiuto del gol è solo roba da attaccanti di razza. Ogni riferimento a centravanti famosi in trattativa con la Samb è puramente casuale.
Tanto per essere un pò velenoso, che poi è nella mia natura, contesterei a Palladini la prima sostituzione, cioè quella di Gentili per Menichini. Forse sarebbe stato meglio far entrare Zazzetta e spostare al centro Giandomenico Non è proprio una punta, però quando ha la palla tra i piedi si rende pericoloso e al centro dell’area avrebbe potuto incidere più che nella sua posizione decentrata.
Ovviamente sono solo ipotesi e teoremi o, se preferite, voli pindarici. Forse se l’arbitro Piersimoni fosse stato leggermente più casalingo almeno avremmo raccattato uno dei due rigori reclamati e non staremmo qui a discutere sui “se” o sui “ma“.
Fatto sta che la Fermana ci ha rosicchiato due punti e a Cingoli, domenica prossima, dovremmo evitare un’altra scorpacciata di gol mancati.
Ma dai! Siamo seri! Allora proviamo con la razionalissima matematica. Analizzando i dati della partita osservando un dato asettico e incontestabile: il rapporto tra le occasioni da gol e gol realizzati.
La Samb su otto palle gol ( si tratta, per capirci, di gol mangiati o quasi) ne ha messo a segno uno. Uno su otto. Quindi esplicitando il rapporto in percentuale abbiamo il 12,5%.
Per il Real Metauro invece un rapporto di uno su due. Il 50%.
Vabbè, non ci siete cascati, avete capito che questo giochetto matematico non è che un trucco giornalistico per non ripetere la solita solfa della Samb che domina gli avversari ma poi non riesce a mettere la palla in rete, poi basta l’immancabile leggerezza difensiva per metterci in crisi.
Trasformiamo allora tutto in cronaca.
Partiamo subito bene (8°) con una verticalizzazione di D’Aniello per Giandomenico. Gian si trova solo davanti al portiere, lo mette a sedere con una finta e appoggia in rete.
Riuscire a sbloccare il risultato subito è fondamentale per questa Samb con delle punte affamate di gol (nel senso che se li mangiano ,letteralmente) ma dietro l’angolo c’è la cavolata difensiva. Disimpegno laterale della difesa, Bucefalo intercetta la sfera e s’infila come nello spazio tra Mengo e Pulcini. I due centrali annaspano mentre il numero 9 schizza in avanti come una molla. E’ solo davanti a Chessari, tiro in diagonale e palla in rete. Gelo al Riviera.
Pazientemente la Samb riprende il martellamento alla difesa avversaria. Dopo due palle gol consecutive buttate al vento prima del gol, continuiamo con la serie: “Tiro da pochi metri….quasi gol”.
Al 32° cross di Giandomenico testa di Cacciatore e palla sulla traversa, ribatte D’Angelo, indisturbato, e da pochi metri, palla alle stelle.
Riassumo, per non farla lunga, le altre palle gol. In ordine Giandomenico al 38° con tiro dal limite, Menichini al 49° con una girata da pochi passi e palla sugli spalti, di nuovo Gian con un tiro dal limite e al 76° bel tiro al volo di D’Angelo e splendida deviazione di Gerbino.
Tralasciamo poi tutte quelle palle che hanno attraversato lo specchio della porta senza che nessuno si trovasse sulla sua traiettoria. Come dire, il fiuto del gol è solo roba da attaccanti di razza. Ogni riferimento a centravanti famosi in trattativa con la Samb è puramente casuale.
Tanto per essere un pò velenoso, che poi è nella mia natura, contesterei a Palladini la prima sostituzione, cioè quella di Gentili per Menichini. Forse sarebbe stato meglio far entrare Zazzetta e spostare al centro Giandomenico Non è proprio una punta, però quando ha la palla tra i piedi si rende pericoloso e al centro dell’area avrebbe potuto incidere più che nella sua posizione decentrata.
Ovviamente sono solo ipotesi e teoremi o, se preferite, voli pindarici. Forse se l’arbitro Piersimoni fosse stato leggermente più casalingo almeno avremmo raccattato uno dei due rigori reclamati e non staremmo qui a discutere sui “se” o sui “ma“.
Fatto sta che la Fermana ci ha rosicchiato due punti e a Cingoli, domenica prossima, dovremmo evitare un’altra scorpacciata di gol mancati.
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17/01/2010
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