Illustrare la situazione della spiaggia sangiorgese. In particolare, denunciare i forti investimenti per far fronte allo smaltimento dei rifiuti che si accumulano sulla battigia a causa delle mareggiate. È stato questo l’argomento che si è dibattuto stamane, durante una conferenza, tenutasi presso la sala consiliare del Comune di Porto San Giorgio.

“Quello delle mareggiate è un problema sempre più preoccupante - ha detto l’assessore all’ambiente Luigi Scardaoni - ed è un fenomeno che non riguarda solo il periodo invernale ma anche quello primaverile. E’ dunque la ripetitività del fenomeno a rendere urgente la questione”.

E sono i dati a parlare: solo la mareggiata del giugno del 2005 ha provocato un accumulo di materiale lungo la battigia pari a 622 quintali e un esborso da parte del Comune di Porto San Giorgio di circa 69 mila euro. Non solo. Le due ultime mareggiate avvenute tra Natale e l’Epifania e per cui gli operai sono ancora a lavoro, sembrerebbero aver provocato danni assai superiori alla mareggiata di giugno.

“Si tratta di una situazione – ha continuato l’assessore all’ambiente - che riguarda Porto San Giorgio, ma che deriva anche dalla manutenzione di quei comuni che gravitano in particolare lungo il fiume Ete. Occorre, dunque, che le amministrazioni dell’entroterra sensibilizzino gli agricoltori e tutti coloro che a vario titolo utilizzano il fiume”.

La spesa per sostenere lo smaltimento dei rifiuti che si concentra sul litorale sangiorgese ammonta ad una cifra annuale che va dai 150 ai 200 mila euro che grava sull’amministrazione di Porto San Giorgio.

“Sono investimenti insostenibili - ha continuato Scardaoni - per questa ragione intendiamo interessare la Provincia e la Regione sul fronte finanziario e trovare inoltre un’intesa con l’amministrazione di Fermo, che gestisce la discarica, per poter verificare se questo materiale possa essere conferito ad un prezzo inferiore rispetto al rifiuto solido urbano non assimilato”.

I rifiuti che il mare riversa sulla costa sono al 90% costituiti da legname e foglie.

“Si tratta di materiale biologico, né inquinabile né tossico - ha detto Daniela Trasatti, amministratore delegato della Porto San Giorgio Distribuzioni, la società che si sta occupando della pulizia della spiaggia - sono rifiuti che non possono essere conferiti all’impianto di compostaggio, dove si trovano gli scarti organici a causa della presenza del sale, ma ci troviamo comunque di fronte ad un rifiuto puro. Per questa ragione vorremo organizzare un incontro con la Fermo Asite per contrattare un bassissimo costo di smaltimento in quanto questo materiale risulta utile per coprire i rifiuti della discarica, invece di utilizzare terra vergine”.

A fine mese sarà omologato un trattore per trainare una nuova macchina pulisci-spiaggia la beach teck 2008 per la pulizia ordinaria anche invernale.

”E’ la prima ad essere consegnata in Italia - ha proseguito la Trasatti - la macchina è abilitata ad una larghezza di lavoro di 2 e mezzo profondità di lavoro 30 cm sia su l’asciutto che sul bagnato. Saranno inoltre contattati gli chalet - ha poi concluso - per un loro contributo dal momento che anche loro beneficeranno di questo nuovo apparecchio così all’avanguardia”.

 L’ultimo a prendere la parola Sergio Rizzi, presidente della società Distribuzioni, che ha ribadito la necessità del coinvolgimento della Regione di fronte alla difficoltà della situazione e col fine di sostenere la politica del turismo.

“E’ importante che tutti i comuni della costa che si trovano con le stesse difficoltà -ha concluso Rizzi - veicolino anche loro il problema alla Regione, con la speranza di poter regolare un fenomeno che dovrebbe essere di emergenza, ma che ormai sta diventando ciclico”.