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Castel di Lama: "la democrazia fai-da-te della giunta sedicente di centrosinistra"

Castel di Lama | "L'Amministrazione comunale guidata dai "sindaci" Patrizia Rossini e Domenico Re compie l'ennesimo atto di arroganza. In occasione dell'incontro con il prefetto Cifelli dimentica di invitare i 5 consiglieri dell'opposizione".

di Benedetto Poloni*

L'Amministrazione comunale di Castel di Lama, guidata (si fa per dire) dai "sindaci" Patrizia Rossini e Domenico Re compie l'ennesimo atto di arroganza nei confronti della comunità. In occasione della visita ufficiale del nuovo Prefetto Alberto Cifelli al Comune di Castel di Lama, Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale e maggioranza consiliare hanno ricevuto da soli il rappresentante del Governo, dimenticando clamorosamente di invitare all'incontro anche i 5 consiglieri dell'opposizione (quattro dell'Arcobaleno e l'ex senatore Luigi Natali di Alleanza Nazionale).

Si tratta di un fatto di una gravità inaudita, che offende i consiglieri di opposizione e gli oltre 2.000 cittadini che li hanno votati. Ma è soprattutto un atto che denota la profonda ignoranza istituzionale, la grave insensibilità democratica e la vuota arroganza dell'attuale maggioranza sedicente di centro sinistra.

Una dimenticanza ancora più imperdonabile se si pensa che c'è una figura specifica, il Presidente del Consiglio Comunale Domenico Re, pagata profumatamente, che avrebbe dovuto provvedere a invitare tutti i consiglieri e a riunire l'assemblea per la speciale occasione. Ma l'ansia di pavoneggiarsi davanti a luci e telecamere ha tradito ancora una volta i due sindaci, sempre più impegnati a  cercare nuove passerelle e ulteriori e remunerative poltrone, anziché amministrare correttamente un comune sempre più in difficoltà.

Ormai è evidente l'incapacità cronica del sindaco Rossini e della sua maggioranza di confrontarsi e dialogare serenamente con l'opposizione e di rispettare le regole minime della democrazia. Basti ricordare il giornalino comunale autocelebrativo pubblicato a spese di tutti i cittadini, in cui non è stata concessa una riga all'opposizione, o le inutili sedute delle commissioni consiliari, diventate sempre più una farsa.

Questo il comportamento di un'amministrazione che in campagna elettorale ha scommesso tutto sulla trasparenza amministrativa e sulla partecipazione dei cittadini e che ora ha mostrato il suo vero volto: una vuota e ignorante arroganza.

 *Capogruppo Arcobaleno

17/01/2006





        
  



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