Importanti novità in arrivo sul piano sanitario. Si è riunita ieri, infatti, la Commissione socio-sanitaria regionale, per lo stato di attuazione del Piano sanitario triennale, la proposta sulle competenze dell'Asur nell'ambito delle aree vaste, i criteri di attribuzione dei budget ad aziende ed enti del servizio santiario, la richiesta di ridefinizione del territorio della Zona 11 di Fermo. 

Sotto quest'ultimo punto, sembra ora più probabile l'allargamento dell'area fermana. Il sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio fa sapere di aver ricevuto dall'assessore regionale alla sanità Almerino Mezzolani e dal dirigente del servizio salute Carmine Ruta rassicurazioni in merito. La richiesta è quella di annessione alla zona 11 dei territori di Montelparo, Santa Vittoria in Matenano, Montefalcone Appennino, Amandola, Smerillo e Montefortino che alla data odierna ricadono sotto l'area vasta di Ascoli Piceno e dei Comuni di Campofilone e Pedaso che si ricollegano attualmente alla zona di San Benedetto del Tronto. Ruta e Mezzolani avrebbero garantito l'avvio di questa nuova sperientazione sul territorio.

Dal sindaco Di Ruscio anche una richiesta di riequilibrio del personale, dei posti letto in dotazione e delle quote di risorse per abitante, in quanto l'area vasta di Fermo risulta ultima tra le aree vaste per posti letto e personale. Questi alcuni dati, utili al confronto tra le 5 aree vaste. La prima, (Pesaro-Urbino-Fano), ha una popolazione 24,11 %, personale 21% e posti letto 2,96 per mille; l'area vasta 2, (Senigallia-Jesi-Fabriano-Ancona), con una popolazione del 31,22%, conta personale per il 41,25% e posti letto al 5,32 per mille. Passando all'Area vasta 3 (Civitanova, Macerata, Camerino), la popolazione è del 19,73%, personale 17,94% e posti letto 4,17 per mille.L'Areavasta 4, quella diFermo, rimane cenerentola, con una popolazione del 10,41%, personale 7,32% e posti letto 2,55 per mille; l'Area vasta 5 infine, (San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno) popolazione 14,48%, personale 12,37% e posti letto 4,22 per mille.

Si è anche discusso dei criteri di riequilibrio di attribuzione dei budget ed è stato risposto che si tiene conto dei criteri di spesa storica. Il sindaco Di Ruscio ha poi, come auspicio, sottolineato che con questo nuovo piano sanitario si potranno rivedere i criteri di attribuzione.