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La nuova area portuale: polo propulsivo dell’economia sangiorgese

Porto San Giorgio | L’Assessore ai lavori pubblici, Luigi Marangoni, fa il punto sulla situazione e spiega il nuovo assetto del porto peschereccio

di Chiara Marzan

Porto San Giorgio cambia volto e precisa la sua identità più vera. La zona del porto sarà a breve restituita alla città e agli operatori del settore pesca con un aspetto più bello e funzionale. A fare il punto della situazione è l’assessore ai lavori pubblici, Luigi Marangoni: “Il nuovo assetto del porto peschereccio è tema per nulla banale per almeno tre motivi: la rilevanza degli investimenti effettuati e da effettuare da parte della pubblica amministrazione (banchine, box, nuovo mercato ittico, PIC ed opere di sistemazione, compreso un parcheggio automezzi alla radice del molo), la concomitante presenza di diverse categorie di operatori e, infine, la rilevanza strategica per l’economia sangiorgese, del rilancio del settore economico della pesca, anche in concomitanza all’ormai non più rinviabile avvio del porto turistico.

Nella consapevolezza della complessità del problema e della obiettiva rilevanza sotto il profilo strategico ed economico del comparto porto peschereccio, questo Assessorato ha promosso già due riunioni con gli operatori della pesca e con i rappresentanti delle organizzazioni per illustrare le linee guida dell’assetto che l’Amministrazione ritiene di perseguire.

Tali indirizzi consistono in primo luogo nell’affidamento dell’intera gestione portuale ad un unico ente consortile, espressione di tutte le categorie della pesca, che dovrà assumere la responsabilità della gestione dell’area e delle relative attività garantendone l’economicità. In secondo luogo il potenziamento dell’attività peschereccia mediante l’incremento delle imbarcazioni presenti e la conseguente crescita degli operatori commerciali.

Gli operatori riuniti sono per altro stati avvertiti che le sopra indicate linee guida, ed in particolare quella di economicità della gestione, sono da considerarsi pressoché irrinunciabili da parte dell’Amministrazione e che, pertanto, ove gli operatori locali, ai quali è accordata la priorità, non fossero in grado di assicurarne il rispetto, l’Amministrazione si vedrebbe costretta, suo malgrado, a fare riferimento a risorse esterne.

Nelle intenzioni dell’Amministrazione il percorso sopra descritto, avviato due mesi orsono, dovrebbe comunque concludersi entro il prossimo mese di marzo, in coincidenza con l’entrata in funzione del nuovo mercato ittico all’ingrosso.

L’Amministrazione è per altro impegnata anche nel reperimento di una conveniente nuova collocazione dei box dei commercianti, attualmente localizzati in un’area la cui destinazione dovrà inevitabilmente mutare con il definitivo avvio del porto turistico.

Sempre sotto il profilo infrastrutturale occorre inoltre precisare che i fondi regionali stanziati per l’acquisizione al pubblico della banchina grandi yacht, non sono più disponibili in quanto stralciati dalla Regione in sede di razionalizzazione della spesa, dopo il rifiuto della società concessionaria di cedere le banchine. L’ipotesi subordinata delle banchine mobili aveva infine suscitato notevoli perplessità tra gli stessi operatori che evidenziavano la possibile compromissione di adeguati spazi di manovra per le imbarcazioni.

Stante la situazione sopra delineata, è evidente che al necessità di garantire un efficace e conveniente utilizzo del PIC non può essere ridotta, come da taluno ventilato, alla sua impropria utilizzazione quale una sorta di centro sociale.

Il desiderio degli anziani di avere un punto di ritrovo e aggregazione in ambito portuale, istanza recentemente formalizzata da una storica cooperativa, è ben nota all’Amministrazione e da questa positivamente valutata, tanto che nella prossima seduta della Giunta sarà deliberato, in tal senso, l’affidamento precario e temporaneo di un locale presso il PIC.

E’ tuttavia evidente che, a regime, tutto il complesso portuale peschereccio, unitamente a quello turistico, dovrà operare come un efficace polo propulsivo dell’economia cittadina, nel quale non mancheranno adeguati spazi di socializzazione per i nostri magnifici marinai in pensione”.

18/01/2007





        
  



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