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Enrico Brignano è il mattatore della serata

Fermo | Continua la scia di successi per la stagione di prosa 2004-2005 al teatro dell’Aquila.

Numerosa è stata la presenza del pubblico che ha voluto assistere e partecipare allo scanzonato spettacolo Martedì 18 gennaio, proposto da un vero mattatore del palcoscenico, Enrico Brignano.

Si perché l’attore romano ha da subito giocato con il pubblico, riuscendo a coinvolgerlo in un susseguirsi di situazioni comiche e giochi di parole. Una comicità schietta, genuina e spesso irriverente, tipica del suo repertorio, che ha di fatto sdrammatizzato su molti momenti della vita in cui è facile rispecchiarsi: dai ricordi dell’infanzia, dalla scuola alla famiglia, riuscendo a smontare molti luoghi comuni e a toccare in modo assai originale temi attuali: il problema dell’incomunicabilità tra le generazioni,  la moda dell’apparire a tutti i costi (con il rischio di doversi imbattere tra le “arie” dei grandi compositori d’opera),  interpretazioni “esilaranti” sul senso della vita, sulla creazione del mondo e sul peccato “originale” .

Lo spettacolo è stato accompagnato dall’avvenenza e la briosità delle ragazze del corpo di ballo che ha intevallato il ritmo incalzante dei vari monologhi. Straordinaria è stata poi la mimica dell’attore, così efficace nel dissacrare le etichette e il moralismo di certi ambienti ben pensanti.
“Non sia mai viene qualcuno”, questo il titolo dello spettacolo, è una frase molto cara all’attore, si tratta infatti di un tormentone che la madre ripeteva quando era piccolo. «In casa mia – spiega Brignano – per paura che potesse arrivare una persona da un momento all’altro l’imperativo era “tenere sempre tutto in ordine”. Visto che questo modo di dire me lo sono portato dietro e mi ricorda la famiglia, mi sono detto: perché non chiamare così uno spettacolo? In fondo, il teatro è la mia seconda casa ed anche qui tutto deve essere a posto: sul palcoscenico non c’è spazio per l’approssimazione, eventualmente solo per un disordine calcolato …non sia mai viene qualcuno».

Proprio il “disordine calcolato” è stato il filo conduttore e il segreto del successo per questo istrionico personaggio, capace di suscitare il forte entusiasmo del pubblico. Brignano, travolto da un sincero e interminabile applauso e colpito dalla bellezza mozzafiato del “salotto” fermano, ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale per l’organizzazione dell’evento e per l’accoglienza che la neo-provincia di Fermo ha saputo loro riservare. Emozioni uniche che, nell’era della globalizzazione e dell’omologazione culturale, solamente l’atmosfera avvolgente del teatro sa ancora riservare.

19/01/2005





        
  



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