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Sanità Usa: iniziativa privata allo sbaraglio

| Il capitalismo ha creato il benessere in molti paesi del mondo soprattutto nell’occidente ma quando si tratta di sanità negli Stati Uniti il risultato è completamente diverso.

di Domenico Maceri


Si calcola che 47 milioni di americani non abbiano diritto alla sanità che negli Stati Uniti è in gran parte dominata dalle assicurazioni private la cui ragione di essere è il profitto. Dove non ci sono guadagni le grandi compagnie di assicurazioni stanno alla larga. Ma dati gli aumenti esorbitanti per coloro che hanno l’assicurazione medica si sta incominciando a parlare seriamente del sistema euro-canadese in cui il governo ha un ruolo centrale. Si comincia dunque a considerare un sistema che abbandoni i profitti e veda nella sanità il diritto di ogni cittadino come lo è negli altri paesi industrializzati.

Ma la ristrutturazione del sistema sanitario in Usa non sarà facile perché le lobbies delle assicurazioni sono molto potenti. Ciononostante la situazione è così drammatica che qualcosa si farà per la solita motivazione principale del capitalismo—i profitti.

Gli alti aumenti dell’assicurazione hanno cominciato ad avere un impatto nelle grosse aziende le quali tradizionalmente hanno pagato il costo della sanità per i loro lavoratori. Secondo alcuni studi i continui aumenti delle spese sanitarie eliminerebbero i profitti per tutte le ditte entro il 2008.

Nonostante gli aumenti dei costi i risultati qualitativi non sono incoraggianti. Un articolo del New York Times ha fatto una comparazione delle spese sanitarie degli Stati Uniti con quelle del Canada, la Francia, l’Australia e la Gran Bretagna usando dati della Organization for Economic Cooperation and Development. Gli Stati Uniti spendono 6,102 dollari all’anno per ogni cittadino, il doppio degli altri paesi nello studio. Si crederebbe che i benefici della salute sarebbero superiori considerando la spesa ma ciò non è vero. La mortalità dei neonati in America è la più alta nei paesi in considerazione (6,9 per 1.000 nascite in Usa, 5.9 in Gran Bretagna). Per quanto riguarda la speranza di vita in America è 77, 5 anni, la più bassa dei paesi comparati (la più alta è in Australia, 80,6 anni).

Dove vanno i soldi spesi? In parte per pagare le cure dei 47 milioni senza assicurazione i quali usano il pronto soccorso quando sono gravemente malati e non possono essere rifiutati. Ma una buona parte è assorbita dalle spese burocratiche dato che ogni assicurazione ha i suoi moduli da riempire e naturalmente il personale per sbrigare tutte queste carte. Si calcola che il 31% della spesa sanitaria in America è costituita dalla spese burocratiche. Si calcola anche che se invece di tante assicurazioni ci fosse solamente un’agenzia incaricata di pagare le spese si risparmierebbe abbastanza da potere assicurare i 47 milioni che ora fanno senza.

La combinazione del costo della sanità per le ditte e per gli americani già assicurati spingerà la mano dei politici ad agire. Arnold Schwarzenegger, governatore della California, ha introdotto una proposta che richiederebbe a tutti i residenti dello stato di comprare l’assicurazione medica. La proposta segue ciò che è avvenuto già nello stato del Massachusetts. Al livello nazionale il terreno è già spianato dal fatto che le elezioni di midterm del novembre scorso hanno dato il controllo del potere legislativo ai democratici (il centrosinistra). Alcuni candidati presidenziali come John Edwards si sono già schierati a favore della sanità per tutti gli americani.

Ma i cambiamenti necessari per spostarsi a un sistema che assicuri tutti non saranno facili. Le assicurazioni sono molto potenti e nonostante il fatto che i repubblicani, i loro alleati naturali, abbiano perduto il controllo del potere legislativo, continuano ad avere un forte alleato alla Casa Bianca. I democratici dovranno approvare leggi con due terzi dei voti per evitare che Bush le blocchi per mezzo del suo veto. Inoltre in America si crede che l’iniziativa privata possa fare qualunque cosa meglio del governo. Quindi ogni programma governativo è presto etichettato “socialista” e perde spesso l’appoggio dei cittadini. È successo con Hillary Clinton negli anni novanta quando la allora first lady propose un sistema di sanità per tutti gli americani. Le lobbies delle assicurazioni la massacrarono e la proposta non andò in porto.

Ma naturalmente le cose sono diverse adesso. Dopo una dozzina di anni di governo repubblicano fra potere legislativo e esecutivo e il disastro della guerra in Iraq, gli americani, o almeno una maggioranza di loro, avranno capito che il governo non è il loro nemico. Nella questione della sanità il governo potrebbe essere non il salvatore ma almeno la soluzione come lo è in altri paesi industrializzati.

20/01/2007





        
  



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