Sono stati presentati questa mattina a Fermo, nella sede del Centro per l’impiego, i corsi di formazione professionale sostenuti dalla provincia di Ascoli e finanziati con il Fondo sociale europeo (FSE) che si terranno nel corso di quest’anno. Al tavolo dei relatori, con il vicepresidente della Provincia e assessore alla formazione Emidio Mandozzi e il dirigente del settore Maurilio Cestarelli, c’era il collega di Giunta, delegato alla costituzione della nuova provincia fermana, Renzo Offidani, il presidente della III commissione lavoro del Consiglio provinciale Giacomo Beverati, il collega presidente della VIII commissione per la nuova provincia Ezio Donzelli.

I corsi presentati sono 16, tutti estremamente qualificati e qualificanti per chi li frequenterà perché legati alle necessità del territorio. “Va sottolineato – ha infatti detto Mandozzi - che le professionalità che con questi corsi si intendono formare sono state individuate anche sulla base delle indicazioni venute dal mondo produttivo piceno e che trovano una sintesi nel tavolo di programmazione economica che la Provincia ha costituito”. E così ci sono corsi per imparare a trattare e gestire le risorse idriche, per tecnici di sistemi informatici CAD-CAM, per il controllo e la tutela ambientale, per tecnici in energia rinnovabile ma anche per professioni più tradizionali come tornitore, manager e operatore turistico, gestore di pizzeria, intrecciatore.

Il confronto si è animato quando Mandozzi ha fatto notare che su 280 progetti di corsi presentati alla Provincia, di cui 52 dichiarati finanziabili (un investimento di circa 1,7 milioni di euro), soltanto 16 sono stati redatti da enti operanti nella nuova provincia di Fermo. “I motivi di questa situazione sono due: i corsi sono assegnati tramite bandi a cui qualunque ente accreditato in Regione può partecipare e l’oggettiva scarsità di enti accreditati operanti in quest’area”. Dal mondo della formazione fermana è venuta la richiesta, sostenuta anche dall’assessore Offidani, che nei criteri di suddivisione dei fondi si possa guardare in futuro anche alla territorialità, facendo in modo che la formazione avvenga nei luoghi dove quel tipo di professionalità è richiesta (basti pensare ai corsi per tecnici nel campo delle calzature).

Un impegno assicurato dai consiglieri Beverati e Donzelli che, ne ricordare come la Provincia abbia investito 900.000 euro negli ultimi due anni per corsi in quest’area, hanno assicurato che si lavorerà affinché, nell’utilizzo dei fondi del FSE per il periodo 2007- 2013 (60 milioni di euro, la stessa somma del periodo precedente), si possano individuare due distretti formativi, uno dell’area ascolana e uno gravitante attorno a Fermo. Il dirigente del servizio Formazione professionale della Provincia Cestarelli ha poi fornito un dato confortante: dai sondaggi effettuati risulta che ben il 60% di coloro che hanno frequentato corsi finanziati dal FSE nel periodo 2003- 2005 ha trovato lavoro in un periodo compreso tra i 6 e i 12 mesi dalla fine del corso. Un dato che colloca la Provincia di Ascoli a livelli paragonabili a quelli di aree che vantano una lunga tradizione in materia come l’Emilia Romagna o l’Umbria.