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Il Circolo cultura&politica replica ai DS di Offida

Offida | "I DS farebbero bene a trarre bilanci dove governano. Il centro–destra rispetta sempre i patti. Il taglio delle imposte è possibile con la riduzione degli sprechi".

Riteniamo opportuno replicare ad un recente intervento dei DS offidani nel quale si cimentano in un’analisi dell’operato del Governo centrale. Tralasciando considerazioni su forma e contenuto del medesimo, lo facciamo solo per il dovere che da sempre sentiamo nel dare informazioni corrette ai cittadini e, nel contempo, invitare la sinistra a ben documentarsi, prima di tentare altri “studi” o resoconti.

Per ora ciò che leggiamo sono solo slogan propagandistici senza alcun riscontro reale.

Saremo molto schematici pur se vorremmo dire molto sia sul buon governo centrale che sulle disastrose situazioni contabili che vedono una sinistra amministrare con i vecchi e dispendiosi sistemi statalistici, il cui scopo principale è il mantenimento e l’accentramento del potere, trasformando quelli che sono diritti sacrosanti dei cittadini in “concessioni”.

Siamo a dir poco entusiasti che finalmente un governo abbia puntato il dito su sprechi e voragini contabili di alcune regioni, province e comuni.

In breve questi sono i provvedimenti che nessun governo di sinistra o centro-sinistra ha avuto la capacità (o il desiderio) di fare. Sono dati attinti da fonti ufficiali e non confutabili con slogan o battute qualunquistiche.

Il governo Berlusconi ha tagliato le tasse a tutti gli italiani

Il secondo taglio delle tasse prosegue la politica già iniziata dal governo Berlusconi con il raddoppio delle detrazioni familiari (gennaio 2002) e con la prima riduzione delle tasse a favore dei redditi più bassi (gennaio 2003), per un importo di 5,5 miliardi di euro.

La nuova riduzione delle tasse riduce la presenza dello stato nella economia e nella vita dei cittadini, tagliando sprechi e privilegi.

Buona parte della copertura alla riduzione delle tasse è data da interventi strutturali di taglio della spesa pubblica superflua e attraverso il blocco del turn over nel pubblico impiego: ogni 5 operatori che andranno in pensione uno verrà assunto, eccezion fatta per alcuni settori come, per esempio, la sicurezza.

La seconda riduzione delle tasse vale 6,5 miliardi di euro, e viene effettuata senza toccare gli impegni per il Mezzogiorno e senza fare alcuna "macelleria sociale": non c'è riduzione dei pubblici servizi, non vi saranno licenziamenti nella pubblica amministrazione.

Tre anni di riduzione delle tasse

I principali provvedimenti di riduzione strutturale delle tasse per le famiglie e per le imprese:

Ottobre 2001: abolizione della tassa di successione e di donazione

Ottobre 2001: Soppressione adempimenti fiscali a carico delle aziende: obbligo bollatura libro giornale, libro inventari, registri IVA, registro beni ammortizzabili, ecc. per un totale di 1.500.000 adempimenti in meno all'anno.

Gennaio 2002: raddoppio a 516,46 euro della detrazione dell'Irpef per ciascun figlio a carico. La detrazione sale a 774,69 euro per ogni figlio con disabilità (prima non c'era differenza).

Gennaio 2003: prima riduzione dell'imposta sul reddito personale per circa 5,5 miliardi di euro, concentata prevalentemente sui redditi più bassi: oltre 28 milioni di italiani pagano meno tasse.

Gennaio 2003: allargamento della no tax area. Oggi 727.000 pensionati non pagano più tasse.

Gennaio 2003: prima riduzione dell'Irap. 320.000 imprese non la pagano più e circa tre milioni e mezzo su cinque milioni di imprese ne pagano meno già oggi.

L'ammontare delle deduzioni della no tax area diminuisce con l'aumentare del reddito, fino ad azzerarsi a 33.500 euro, con almeno due figli a carico.

Le deduzioni sostituiscono il sistema di detrazioni familiari. La detrazione si applica direttamente alla somma dovuta al fisco. La deduzione è invece uno sgravio che abbassa il reddito su cui si calcola l'ammontare delle tasse.

Lo scopo delle nuove deduzioni è quello di sostenere le famiglie numerose e a basso reddito. L'ammontare delle deduzioni diminuisce con l'aumentare del reddito, fino ad annullarsi completamente a 78.000 euro, più l'ammontare delle deduzioni spettanti secondo la condizione familiare.

La deduzione specifica di 1.820 euro, decrescente al crescere del reddito, per le spese per la badante per le persone non autosufficienti è un ulteriore modo per sostenere le difficoltà delle famiglie.

Il primo effetto della trasformazione delle detrazioni per i familiari carico in deduzioni è lo spostamento in avanti della no tax area complessiva. Per una famiglia a basso reddito con coniuge e due figli a carico, l'unione di deduzioni familiari e di no tax area porta a 14.000 euro la quota di esenzione fiscale.

Il risparmio fiscale è dato dalla combinazione di no tax area, nuove aliquote Irpef e nuove deduzioni per i familiari e i figli a carico, che sono concentrate sui redditi bassi e su quelli medi. Per effetto di questa combinazione, altri 280.000 italiani non dovranno più pagare più tasse.

Seconda riduzione Irap

Totale esclusione del personale addetto alla ricerca

20.000 euro di franchigia Irap per ciascun nuovo

40.000 euro di franchigia Irap per ciascun nuovo assunto nel Sud e nelle zone svantaggiate

8.000 euro di deduzione Irap (no tax area Irap) per le imprese e i professionisti con imponibile fino a 180.760 euro.

Il bonus Irap avrà valore per tre anni. Secondo alcune stime, il risparmio per le aziende oscillerà da 753 euro per nuovo assunto tra gli artigiani a 941 euro per un addetto al commercio nel Sud.

Dal 2001 gli interventi di riduzione dell'Irap hanno comportato sgravi fiscali per 750 milioni di euro e hanno avvantaggiato oltre 3,2 milioni di imprese e di professionisti (il 16% del totale) non pagheranno più questa imposta.

Il governo ha avviato la riforma del sistema di incentivi alle imprese. Presso la Cassa Depositi e Prestiti è istituito il fondo rotativo a sostegno per il sostegno all'impresa, un nuovo fondo di 6 miliardi di euro, che sostituirà nel tempo gli attuali contributi a fondo perduto con prestiti a tasso agevolato. Il fondo servirà ad erogare mutui alle imprese, con bassissimi tassi di interesse e la sua gestione sarà decisa con apposti delibere del CIPE, Comitato interministeriale per la programmazione economica.

Per velocizzare i pagamenti ai fornitori della pubblica amministrazione, il governo ha istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti un fondo speciale, il fondo di accelerazione dei pagamenti dei debiti di fornitura delle Amministrazioni statali, con l'obiettivo di portare a 60 giorni i tempi di pagamento.

A nostro giudizio queste sono le scelte che vanno nella direzione di una corretta amministrazione delle pubbliche risorse. Il resto è politica d’altri tempi che nessuno vuole più.

20/01/2005





        
  



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