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Una festa per celebrare Beato Antonio

Amandola | Iniziativa proposta dalla Confraternita del Beato Antonio, insieme agli Agostiniani

di Enrico Gasparri


Sta per terminare il 650° anniversario della nascita del Beato Antonio, un uomo che ha influito come pochi sulla “vita morale, religiosa, sociale, culturale e perfino politica della comunità” e per l’occasione la Confraternita del Beato Antonio, insieme agli Agostiniani hanno organizzato la festa religiosa per il 25 gennaio.

Al mattino la S. Messa sarà celebrata da S.E. Mons. Cleto Bellucci, con animazione del Gruppo A.C.R. di Amandola, mentre nel pomeriggio la SS. Messa sarà celebrata da P. Luciano De Michieli, OSA e i canti saranno eseguiti dalla Corale “La Ginestra” di Amandola.

Il 2006 sarà anche il 750° anniversario della Fondazione dell’Ordine Agostiniano e la Confraternita del Beato Antonio si prepara ad un altro anno ricco di appuntamenti.

Il 2005 è stato un anno molto particolare per la Confraternita, che ha voluto lasciare un segno forte per ricordare il 650° anniversario della nascita del beato Antonio e per l’occasione ha offerto agli amandolesi e a tutti gli studiosi, il volume “Beatus Antonius ab Amandola” scritto dal Palmieri edito nel 1654. Un evento di rilevanza storica e culturale, poiché si ripubblica la più antica storia del Beato che per la prima volta appare in lingua italiana. Il libro del Palmieri era scritto in latino volgare ed ora, grazie al contributo delle Monache Benedettine di Monte San Martino, è stata resa possibile la traduzione. Le ragioni che hanno indotto la Confraternita del Beato Antonio ad impegnarsi in un compito difficile sia dal punto di vista tecnico che finanziario sono racchiuse in poche parole ma profonde espresse dal Priore della Confraternita Valerio Carucci: “questa Vita del Beato Antonio, ci permette di riscoprire le nostre radici e, in un’epoca di crisi come quella attuale, la nostra stessa identità di amandolesi”.

Una copia del libro è stata inviata a papa Benedetto XVI che ha ringraziato mandando la benedizione apostolica, un particolare riconoscimento a questa Confraternita le cui origini risalgono al 1400. Oltre alla ristampa del libro, la Confraternita, sotto il periodo natalizio ha voluto donare a 61 infermi, che ricevono la comunione a casa il 1° venerdì del mese, un panettone ed un corona. Qualcuno di questi anziani nel ricevere questi doni ha esclamato: “era tanto tempo che nessuno mi regalava qualcosa”. Parole che hanno fatto commuovere il Priore della Confraternita Valerio Carucci.

Anche quest’anno è stato ristampato il calendario del Beato Antonio che già passa alla seconda edizione, molto richiesto dai fedeli tanto che la Confraternita ha dovuto fare tre ristampe. A settembre dello scorso anno la Confraternita, come stabilito dallo Statuto, ha partecipato alla festa di S. Nicola a Tolentino ed ha avuto un incontro con l’ex Vescovo di Loreto Comastri, ora vicario generale del Vaticano. Sempre a settembre hanno incontrato il Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, che ha molto apprezzato il lavoro svolto dalla Confraternita, soprattutto per il servizio quotidiano rivolto ai frati agostiniani che oggi sono rimasti solo in quattro: padre Giovanni 94 anni, P. Agostino 86, Padre Francesco 84 e Frate Ermanno 65.

I programmi della Confraternita per il 2006 prevedono il rifacimento delle vesti per i Confratelli, ai primi di aprile verrà celebrata una S. Messa che verrà trasmessa da radio Maria, a maggio ci sarà il raduno di preghiera su una contrada di Amandola, oltre ai consueti appuntamenti che ricorrono ogni anno. Il lavoro certosino di questi 93 confratelli e consorelle, non finisce qui in quanto entro il 2006 sarà pubblicata la seconda parte del libro del Palmieri riguardante i “miracoli del Beato” a cui sarà aggiunta anche “La traslazione” e già sono partite le prenotazioni di questo prezioso libro. Grazie al contributo della Fondazione Carisap che ha permesso di restaurare gli affreschi presenti sull’altare raffiguranti alcuni miracoli del Beato Antonio, inaugurati nell’ultima visita pastorale fatta ad Amandola dal Vescovo Franceschetti e sempre nel 2005, sono stati completati i lavori di restauro del portale di ingresso eseguito da Marino Cedrini di Venezia nel 1468, portale dal quale, come vuole la tradizione, è uscita l’urna del Beato Antonio portata in processione da sei Confratelli, con guanti bianchi, con passo lento, lungo il perimetro della Piazza Risorgimento.

Nel 2006 saranno riparate le campane e saranno fatti dei lavori per eliminare alcune infiltrazioni d’acqua che rischiano di rovinare i meccanismi e sarà rifatto l’impianto per l’automatismo. Dopo la grande festa del Beato Antonio, la Confraternita non andrà “in ferie” ma continuerà quel lavoro certosino, che li ha sempre contraddistinti dimostrando fedeltà al Beato Antonio fin dai primi anni dopo la morte che risale al 25 gennaio 1450.

21/01/2006





        
  



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