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La Giostra della Quintana simbolo della cultura marchigiana in Europa

Ascoli Piceno | La mostra della Giostra della Quintana è in parlamento e sono in cantiere molteplici iniziative storico artistiche insieme ad altre municipalità europee

di Federico Biondi

Dopo la storica partecipazione della Quintana alle olimpiadi e dopo essere approdata in Canada negli anni ’70, l’esposizione alla hall del Parlamento Italiano è un momento di grande visibilità per la città di Ascoli Piceno ma anche un momento di grande spessore culturale, in quanto mostra la storia di un popolo al di là dei confini municipali.
 
L’esposizione iniziata il diciotto di gennaio durerà fino alla fine del mese, dando la possibilità agli abituali frequentatori e ai visitatori che giungono da ogni angolo del mondo di ammirare i costumi ed altre particolarità della Giostra della Quintana di Ascoli Piceno e di altre città storiche italiane.
 
L’invito a partecipare alla mostra-vetrina in Parlamento è stato proposto nell’estate del duemilaquattro dall’amministrazione comunale di Arezzo che fa parte della rete europea delle città storiche e il sindaco di Ascoli Piceno Piero Celani ha accettato ed in conferenza stampa ha illustrato lo scopo dell’adesione.
 
“Lo scopo è di creare un network europeo delle rappresentazioni storiche in modo da valorizzare il turismo culturale ma anche per conservare e promuovere sia le manifestazioni storiche sia le radici della comune cultura europea tramite un progetto che coordina le città aderenti” dice il sindaco.
 
I confini nazionali sono stati raggiunti e sorpassati con lo svolgimento di entrambi i campionati nazionali degli sbandieratori di A1 e A2 ad Ascoli Piceno, cosa mai accaduta in nessun’altra città.
 
In quella occasione la città si è mostrata e con lei le maestranze, per poi successivamente essere invitata e aderire ad iniziative come la mostra-vetrina in Parlamento e successivamente al “European historical re-enactment network” (progetto europeo in materia di rievocazione storica).
 
La città di Ascoli Piceno già partecipa a progetti con altre municipalità europee, come la città greca di Hydra, per rivitalizzare il commercio cittadino e adesso è ad attenderla un’altra sfida, fuori dai confini nazionali.
 
Le compagne di viaggio in questo progetto sono la città di Arezzo (la giostra del saracino), Slavkov-Austerliz (rievocazione della battaglia di Slavkov-Austerliz), Maratona, San Sepolcro (il palio della balestra), Hydra (rievocazione della battaglia marinara chiamata Miaoulia).
 
Da ricordare che la città di Ascoli Piceno nel millenovecentottantasei ha ricevuto il riconoscimento “Leadership delle rievocazioni storiche” e la città di Arezzo “Leaderchip delle rievocazioni folkloristiche”.
 
La delegazione ascolana che è giunta a Roma era composta dal Sindaco Celani, il presidente del consiglio comunale in veste di capo sestiere della Piazzarola Camela, Isopi, il coreografo della Quintana Morganti, Giorgi e il capo sestiere di Porta Romana Torquati.
 
Tra le idee messe in cantiere insieme alla città di Arezzo è la costituzione dell’Università del Folklore, che vuole essere una scuola per tutte le attività legate alle rievocazioni storiche, quindi costumisti, musicisti ed altro.
 
“In passato, in collaborazione con l’amministrazione regionale sono stati realizzati corsi di formazione per costumisti storici – dice in sindaco Celani - da questa esperienza può nascere una scuola delle rievocazioni storiche articolata in modo da dare una preparazione di base e una avanzata”.  
 
Aspettando una serie di iniziative culturali insieme alle città di Arezzo e San Sepolcro a Bruxelles nel duemilasette, lo spazio in Parlamento in esclusiva per la città di Ascoli Piceno per mostrare il progetto della città-turistica con cena medioevale, venerdì 28 e sabato 29 gennaio al Palazzo dei Capitani c’è rispettivamente la conferenza “Ordini cavallereschi fra Storia e Realtà” e il IX convegno sui giochi storici “Mezzo secolo di Quintana tra tradizione e innovazione”.

22/01/2005





        
  



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