E’ stato pubblicato sui siti internet della Provincia e della Prefettura di Macerata – rispettivamente agli indirizzi www.provincia.mc.it/provincia e www.prefmacerata.sinp.net – il primo Rapporto sugli immigrati presenti nel territorio maceratese, elaborato dall’Osservatorio provinciale sul fenomeno immigrazione. Organismo, questo, istituito dal prefetto nel gennaio del 2005 e di cui fa parte anche un rappresentante della Provincia.

Il Rapporto – un volume di 120 pagine che può essere “scaricato” direttamente da internet anche attraverso il Portale territoriale della provincia di Macerata, www.provincia.mc.it, alla voce “Politiche sociali” – fotografa dettagliatamente la presenza di stranieri nei 57 Comuni della nostra provincia, i motivi della loro permanenza in Italia (i titoli di soggiorno), la condizione abitativa, la partecipazione scolastica, il lavoro che gli immigrati svolgono e la loro imprenditorialità. Oltre ai dati, aggiornati al 31 dicembre 2004, viene riportato anche un monitoraggio sui servizi e sui progetti degli Enti locali in materia di integrazione dei cittadini stranieri.

Alcune cifre danno l’idea di quanto sia importante conoscere le dinamiche del fenomeno-immigrazione per calibrare meglio nel nostro territorio gli interventi di accoglienza e integrazione: dall’ottobre 2001 al dicembre 2004 gli stranieri residenti sono aumentati dell’81,6%, raggiungendo quota 21.390 (pari al 6.9% della popolazione). Questi provengono da 120 diversi Stati del mondo, per lo più europei (il 56% arriva dai Paesi balcanici), africani (20% in totale) e asiatici (18% in totale).

Il 54,3% di loro è qui per lavoro; il 31,4% per motivi familiari (soprattutto donne per ricongiungimento familiare). Nell’anno scolastico 2004-2005 la percentuale di alunni stranieri sul totale dei frequentanti era pari all’8,5%: una percentuale elevata che colloca la provincia di Macerata al quarto posto nazionale (dietro Mantova, Prato e Reggio Emilia) per presenza di studenti stranieri nelle scuole. Infine, un dato curioso: 1.009 uomini e 215 donne immigrati sono imprenditori (pari all’8,2% del totale); hanno soprattutto nazionalità marocchina (nel 14% dei casi), macedone (13%), senegalese (11%) e albanese (10%).