Teatro della Parola: La vita di Terzani va in scena con "La fine è il mio inizio"
Grottammare | L'appuntamento di venerdì 25 gennaio al teatro dell'Arancio con "La fine è il mio inizio" di Tiziano Terzani adattato per la scena da Mario Maranzana, interpretato da Roberto Andrioli, scandisce il secondo appuntamento del Teatro della Parola.
Mario Maranzana nei panni di Tiziano Terzani
Il "Teatro della Parola" è un'iniziativa è realizzata dai comuni di Grottammare, Offida, Pedaso, Ripatransone e dall'assessorato alla cultura della Provincia di Ascoli Piceno insieme all´Amat e sostenuta dal Ministero Beni e Attività Culturali e dalla Regione Marche, per far incontrare lontano dal frastuono mediatico, la parola dei grandi autori.
La fine è il mio inizio è un libro detto, raccontato in una sterminata intervista. E nasce da una richiesta che lo stesso Tiziano fece al figlio Folco: "E se io e te ci sedessimo ogni giorno per un'ora e tu mi chiedessi le cose che hai sempre voluto chiedermi e io parlassi a ruota libera di tutto quello che mi sta a cuore, dalla mia famiglia al grande viaggio della vita? Un dialogo fra padre e figlio, così diversi e così eguali, un testamento che toccherà a te mettere assieme. Fai presto, perché non credo di avere molto tempo. Fai i tuoi programmi e io cerco di sopravvivere ancora per un po' per questo bellissimo progetto, se sei d'accordo. Ti abbraccio, il babbo». Inizia proprio così il dialogo-libro che ne è derivato: «Che gioia, figlio mio. Ho sessantasei anni e questo grande viaggio della mia vita è arrivato alla fine. Sono al capolinea. Ma ci sono senza alcuna tristezza, anzi, quasi con un po' di divertimento".
Dalle quasi 450 pagine del libro, le 56 del copione: "Nasce in me - scrive in un appunto il protagonista Mario Maranazana - la vita di Tiziano personaggio di teatro, artistico, immortale. L´autore, impossibilitato dal male a scrivere, ha solo parlato al figlio. Il rapporto di padre e figlio è nuovo e antico, suggellato da un affetto testamentario. Un monito dolcissimo per i giovani sperduti e naufraghi nella famiglia moderna. Dallo scritto parlato, documentario, vero di Tiziano, si arriva al parlato teatrale. E si arriva al più grande, il mai superato teatro del mondo: la tragedia».
Tiziano Terzani si erige solenne ed umoristico a raccontare in lunghe tirate la sua esperienza che ha come trama la fine e l´inizio. I due opposti che sono anche occidente e oriente, giostra che ruota come anello indissolubile nella storia umana". Inizio ore 21,00.
Cronista e scrittore, Tiziano Terzani è stato autore di reportage, soprattutto dall´Oriente, e racconti tradotti in tutto il mondo. È morto di cancro a 66 anni nel luglio del 2004. Nel marzo dello stesso anno era uscito l'ultimo libro, Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo. All´origine del quale c´era la scoperta della malattia, l'inizio di un lungo viaggio: "A pensarci bene - scriveva - dopo un po' il viaggio non era più in cerca di una cura per il mio cancro, ma per quella malattia che è di tutti: la mortalità".
Scene e costumi dello spettacolo sono di Luisa Spinatelli, le musiche di Filippo Del Corno. Lamberto Puggelli firma la regia.
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23/01/2008
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