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"La TV di qualità tra nostalgia e futuro"

Ascoli Piceno | Organizzata dall'Ucsi picena la 57° Festa del Giornalista.

di Fernando Ciarrocchi

L' Ucsi picena (Unione stampa cattolica italiana), capitanata dal dinamico e intraprendente, Dr. Alessandro Malpiedi, in collaborazione con l'Ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi di Ascoli Piceno, con l'Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno e con il Comune di Ascoli Piceno, ha organizzato la 57° edizione della Festa del Giornalista. Così si consolida e conferma una nobile tradizione ascolana, iniziata dal compianto e carissimo amico Commendator Gigi Feriozzi, ( il mitico Gigi per tutti noi suoi amici) che teneva moltissimo alla Festa del giornalista in occasione della festività in onore del Patrono degli operatori della comunicazione, San Francesco  di Sales, già Vescovo di Ginevra.

Gigi volle questa festa per tutti i giornalisti piceni in particolar modo per i giornalisti cattolici, quale spazio per ritrovarsi e dibattere i temi di stringente attualità. Oggi erede di tutto questo è il Dr. Malpiedi  che vi si dedica con passione e competenza, ben consapevole dell'importanza dell'appuntamento. La giornata del 23 gennaio è iniziata con la celebrazione della Santa Messa, presieduta dal Vescovo della Diocesi di Ascoli Piceno, mons. Silvano Montevecchi, alla presenza delle più alte cariche istituzionali civili e militari della provincia. Il tema dell'edizione 2004  "La TV di qualità tra nostalgia e futuro" è stato esposto con semplicità e incisività dal Dr. Stefano De Martis, vice- direttore di SAT 2000 TV della Conferenza Episcopale Italiana. Al dibattito ha partecipato anche il giornalista, Vincenzo Varagona di RAI TRE MARCHE, nella sua veste di Presidente Regionale dell' UCSI Marche.

La platea era composta per la maggioranza dagli alunni del liceo piceno per la comunicazione. Nel saluto introduttivo Vincenzo Varagona ha fatto cenno all'ultimo lavoro della UCSI- Marche : il volume- indagine  "Pollicino nel bosco dei media". E' un'ottima iniziativa editoriale in cui si analizzano i mass- media quale fenomeno culturale che più incide sulla nostra contemporaneità. La valanga di immagini, parole, suoni, informazioni, spesso più che opinabili e discutibili, si rovesciano addosso ai bambini che trascorrono ore e ed ore davanti allo schermo, dunque, i bambini sono i soggetti più a rischio di un uso- abuso della televisione.

" Pollicino nel bosco dei media" è un valido sussidio che deve essere conosciuto e approfondito dai gruppi  di educatori, dal mondo della scuola e della famiglia. A tal proposito Vicenzo Varagona ha reso noto che, in occasione della giornata ecclesiale per le comunicazioni sociali, il volume sarà presentato ufficialmente in Ascoli Piceno. Il Dr. Stefano De Martis, nella veste di relatore ufficiale della giornata, ha esposto una serie di concetti molto interessanti e utili ad una riflessione più che necessaria sul ruolo della televisione. Non è accettabile la tesi "La TV buona ormai appartiene al passato". E' più che giusto, invece, guardare al presente proiettandosi verso il futuro. De Martis, per rendere chiara l'idea di cosa dovrebbe essere  una TV impegnata a far bene il suo mestiere ha ripreso le tre parole chiave del fondatore della mitica BBC:  istruire, informare e intrattenere.

A queste tre parole De Martis ha aggiunto "la TV deve inoltre dar voce alla società e rispettare l'uomo". Sono, poi, stati analizzati i mutamenti tecnici e sociali che ha subìto il modo di far televisione e il come quest'ultima ha influenzato, in certi casi plagiato lo stile di vita delle famiglie, stravolgendone speso le abitudini, Oggi la TV è a flusso continuo, 24 ore su 24. Si è generata una confusione di generi. I TG, che sembravano essere l'ultima frontiera di un modo quasi corretto di fare informare, sono stati contagiati da tale confusione , tanto che al loro interno hanno ampi spazi anche di spettacolo. Nonostante tutto, però, ha concluso, il Dr, Stefano De Martis, rivolgendosi ai numerosi giovani del liceo per la comunicazione, rimane sempre attuale e vero adoperarsi e lavorare affinchè il giusto e dovuto senso critico non venga mai meno e sia sempre più il sale di una comunicazione che al centro abbia sempre il rispetto per la verità e per l'uomo in quanto tale. Al termine, il giornalista Vincenzo Varagona, ha consegnato il volume "Pollicino nel bosco dei media" a mons. Silvano Montevecchi, Vescovo di Ascoli Piceno.

24/01/2004





        
  



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