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Spinetoli | LUniversità di Spinetoli segna nel 2012 una crescita del 25%. Piero Celani: La vera sfida è sui saperi. Chiediamo un sostegno reale delle Istituzioni.
di Martina Oddi
Sede dell'Università di Spinetoli
"Ricerca, sviluppo e innovazione sono le tre determinanti per far crescere un territorio e un Paese. Radicando i saperi con lo sguardo verso un' internazionalizzazione che non è il futuro ma il nostro presente". Con queste parole il Magnifico Rettore dell'Università di Macerata Luigi Lacchè sottolinea il risultato positivo della sede di Spinetoli.
Sostegno alle imprese che si avventurano nei mercati esteri e formazione per la crescente richiesta dei servizi, sempre più affidati ai privati. Queste sono le esigenze prioritarie del sistema economico e culturale a cui rispondono i due corsi in Scienze Politiche - attivo dal 2002 con l'indirizzo in Relazioni Internazionali e una media di circa 100 immatricolati all'anno - e Scienze della Formazione - presente dal 2007 con un trend di crescita che l'ha portata nel 2012 a più di 400 iscritti.
Quasi 4000 presenze in dieci anni fanno riflettere sulla reale incisività della sede distaccata nel Piceno, fortemente voluta dal territorio pronto fino ad oggi ad accollarsi gli oneri maggiori, che ammontano ad un investimento di circa 1.000.000 € . "Dopo il grande sforzo sostenuto - spiega il Presidente della Provincia Piero Celani - chiediamo un reale supporto della Regione per difendere questo patrimonio" che, stando ai dati forniti dal Presidente del Consorzio Universitario Piceno Renzo M. De Santis, genera un indotto occupazionale di rilievo, tra tutor e personale dedicato ai servizi, oltre a una ricaduta importante sull'indotto economico del piccolo paese di Spinetoli e i suoi 7.200 abitanti.
Ma l'effetto più significativo è la crescita culturale che la presenza universitaria determina, sui giovani a cui permette di affrontare gli studi con costi molto contenuti e un sostanziale sgravio per le famiglie. Un'azione capillare che diventa significativa a patto che non si sacrifichi l'offerta formativa, di cui il Master Interateneo sulla proprietà intellettuale e industriale e il Centro di ricerca sull'internazionalizzazione e la proprietà industriale sono il fiore all'occhiello.
Un dato confortante per un territorio che cerca di riscoprire la sua vocazione produttiva, se è vero che dietro le trasformazioni dei processi e dei prodotti non c'è solo l'evoluzione tecnologica, ma ci sono gli uomini con le loro conoscenze.
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25/01/2012
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